Peretto e Monteleone comandano al Trofeo Veglio 4x4 - Arcobaleno

Dopo la riuscita festa dei campioni, sul tracciato del Bernardo Seletto di Veglio s'è svolta la prima giornata di gara del Trofeo Veglio 4x4 - Arcobaleno, quinto round del Campionato Italiano Velocità Fuoristrada by FIF. Domani in programma le ultime tre prove speciali a concludere l'evento biellese. (Foto by GP Photo)
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Due prove speciali, disputate tra un temporale ed uno sprazzo di sole, hanno aperto la prima giornata della trentatreesima edizione del Trofeo Veglio - Arcobaleno. Il fondo argilloso del tracciato Bernardo Seletto del centro montano biellese assorbe, drena, e permette ai concorrenti di confrontarsi al meglio, anche sulle asperità. I "denti" caratterizzano il "circuito" naturale ricavato tra i boschi di castagni e faggi di Veglio, richiedendo ai piloti capacità di guida trialistica non comuni a mettere in evidenza i piloti più esperti e, soprattutto a bordo di vetture agili ed al contempo potenti.

Regola non scritta, ma conosciuta da tutti, è nella storia della specialità del Campionato Italiano Velocità Fuoristrada e, prontamente, si evidenzia con i risultati dei primi confronti cronometrati: l'emiliano Duilio Lunardi, in coppia con Denis Bortolami, segna il miglior tempo nella prima frazione, firmando un ottimo 8'40"42 mettendosi in evidenza proprio nei passaggi più ripidi e scivolosi, forte delle prestazioni che gli permettono di ottenere il suo agile e potente Can Am X3 Side by Side. Nel primo impegno, Lunardi precede Ivano Pirata Nicoletta, di soli 75 centesimi di secondo, al volante del Suzuki Proto TDI. 1'48"88 è invece il ritardo dell'ovadese Emanuele Lagrotteria, terzo con il Range Rover Equivoque , stoppato nel passaggio alla "Milanesi" da un Stefano Fioroni in difficoltà con il Suzuki Proto R1.

Ha disputato le prove libere il biellese campione in carica Paolo Gattoni, ma non è poi potuto schierarsi al via di alcuna manche per la rottura del cambio del Suzuki Proto, al quale il suo team di tecnici sta intervenendo per la sua sostituzione.

E' con una prestazione tutta grinta e "mestiere" che il biellese Alberto Gazzetta, assieme a Denis Cortese, firma la quarta prestazione, sopperendo alla rottura del semiasse anteriore destro della Ford Fiesta Proto.

 

La seconda prova è dalla cronaca che non t'aspetti. Nicoletta, Lagrotteria, Lunardi: non sono le posizioni della classifica dopo la seconda piesse, bensì la sequenza dei colpi di scena in questa prova. Pare incredibile, eppure i tre annunciati protagonisti nella corsa per l'affermazione al trofeo Veglio 4x4 2019, hanno dovuto arrestare la loro corsa stoppati da rotture meccaniche ai loro rispettivi fuoristrada. Inizia l'eporediese Nicoletta fermo al Muraglione per la rottura della turbina del suo Suzuki Proto; segue poi lo stop dell'alessandrino Lagrotteria capoclassifica di campionato, fermato dalla rottura di un braccetto durante il superamento della "Milanesi" ed è Lunardi che si ferma nello stesso punto. Colpi di scena inaspettati che danno nuovo profilo alla classifica della seconda prova speciale ed anche della gara.

Miglior tempo della seconda piesse è quello dei biellesi Alberto Gazzetta e Denis Cortese, mentre al comando della classifica assoluta dopo la seconda frazione passa Silvio Peretto, navigato da Sandro Monteleone, su Jeep motorizzato BMW e primo di classe B1, con il tempo di 20'36"89 che gli permette di precedere il giovane Marco Tonella, con il Suzuki SJ 413 e primo di A1. Terzi sono Gazzetta e Cortese con la Ford Fiesta Rally&Co. Lunardi è quarto, Martorelli quinto, Lucca sesto e poi Nigro, Bonino, Adriani, Pizzato Nicoletta, Lagrotteria, Gattoni e Pè.