A Palagano vince Ivano Nicoletta

La seconda prova del Campionato Italiano Velocità Fuoristrada ACI Sport, Federazione Italiana Fuoristrada, ritrova il campione piemontese. Con il Suzuki Proto, Nicoletta si impone su Gazzetta, Ford Fiesta e Martorelli con Polaris Razor
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Pioggia e fango in gran quantità. Il maltempo ha segnato il fine settimana in tutta l'Italia, non ha concesso un attimo di tregua neppure nel modenese, caratterizzando l'andamento della seconda prova del Campionato Italiano Velocità Fuoristrada. Con tenacia, passione e ostinata caparbietà, il gruppo di fuoristradisti della FIF Federazione Italiana Fuoristrada, coordinato da Bruno Ossiani e coadiuvato dagli organizzatori della pista del Dragone e da Cherry Club 4x4 sono riusciti a far disputare e terminare la seconda gara della serie Tricolore ACI Sport.

Lo spettacolo non è mancato. L'agonismo dei campioni della specialità ha permesso di superare molti imprevisti e situazioni che avrebbero messo in ginocchio molte organizzazioni, dalle quali ad emergere è un campione ritrovato: Ivano Nicoletta. 

Con il Proto Suzuki di classe B2 da trecento cavalli, Nicoletta ha vinto tre delle quattro difficilissime prove che i concorrenti sono riusciti a percorrere nella due giorni emiliana; il solo Duilio Lonardi è riuscito a mettere il suo Can Am davanti a tutti nella seconda frazione, mentre l'ovadese Emanuele Lagrotteria ha dimostrato una costante competitività, sempre a ridosso dei vincitori sino al rallentamento con l'Equivoque. La classifica finale vede così Nicoletta sul primo gradino del podio, sul secondo Gazzetta con la Ford Fiesta proto e Ivan Martorelli terzo con il Polaris Razor.

Dopo anni rientra nel circus Luigi Martorelli, campione del CIVF dagli albori della specialità, ma è Lagrotteria è piazzarsi quarto assoluto, precedendo Tonella su Suzuki Sj 413, Veronica Bonicelli con il Suzuki, Lonardi D. Can Am X3 1000, Fioroni Suzuki W4, Bertolani con il Polaris Razor 1000, e Adriani con Arctic Cat

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A causa della forte nevicata del lunedì precedente la gara, nel corso della quale la coltre bianca ha coperto con sessanta centimetri il tracciato del Dragone, gli organizzatori hanno dovuto modificare parte del percorso unendo i due "salitoni" dopo il "dente", rendendo il tracciato ancora più tecnico e impegnativo.

Lunga la sequenza dei piloti con problemi tecnici di varia natura, a cominciare da Lonardi che rompe la la cinghia di trasmissione del suo Can Am x3 turbo nel corso delle prove libere.  Nella prima prova, Adriani si ferma per rottura della sospensione. Successivamente Fioroni rompe l’albero di trasmissione, Lagrotteria stallona una gomma, Lonardi è rallentato dal dover far manovra e Bonicelli si ribalta al dente.

Il programma viene rispettato in parte ed il giorno successivo, domenica, sono due le prove da effettuare seppure su di un tracciato ulteriormente modificato, eliminando i passaggi sui denti.