Il Gran Premio Nuvolari è partito da Mantova

Da Piazza Sordello, centralissima piazza della città del "Mantovano Volante" ha preso il via il terzo ed ultimo round del Campionato Italiano Grandi Eventi. Tre giorni di gara e, domenica pomeriggio, la bandiera a scacchi dell'arrivo a Mantova incornerà il primo campione della specialità promossa da ACI Storico.
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E' partita l'ultima sfida. Ha preso avvio dal cuore di Mantova, città dell'immenso Tazio Nuvolari, l'assalto finale alla corona del Campionato Italiano Grandi Eventi. Da questa mattina e per i prossimi due giorni sino a domenica, i protagonisti della serie tricolore di ACI Storico e ACI Sport si daranno battaglia sui mille e più chilometri della gara di Regolarità Classica, organizzata da Mantova Corse e promossa da Automobile Club Mantova e Museo Tazio Nuvolari.

Gara tecnica, con percorso che sembra non finire mai, variegato al punto da prevedere anche delle frazioni cronometrate sulle piste degli autodromi di Modena e Misano, a punteggiare un tracciato di gara che oggi dopo la nebbiosa bassa Pianura Padana, transiterà nella Motor Valley emiliana, quindi fronte la sede della Scuderia Toro Rosso, team di Formula 1; domani una seconda ed intensa giornata a cavallo degli Appennini, spingendosi sino ad Urbino, poi la Toscana aretina, il senese e la stessa Piazza del Campo a Siena e fine tappa a Rimini; la terza e conclusiva tappa con la risalita attraverso la Romagna, poi l'obbligato ed emozionante omaggio al "Nivola" a Castel d'Ario, quindi il ritorno sulla pedana di Piazza Sordello a Mantova.

 

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Tanti i partecipanti, più di trecento, tanti gli italiani presenti ai blocchi di partenza e tutti i protagonisti della sfida per apporre la firma alla prima edizione della serie Tricolore e poi anche i tanti appassionati che vogliono vivere in prima persona un fine settimana al volante di fantastiche icone a quattro ruote del passato. Tra le presenze d'eccezione, anche Roberto Giolito, Responsabile Heritage FCA, in coppia con Daniele Audetto, già Direttore Sportivo in Lancia e Ferrari ed oggi di team di Formula 1, a dividersi l'abitacolo di una Lancia Aurelia B20 del 1951. Ma non si può non presentare il due volte campione del mondo di rally Miki Biasion, in gara con una Alfa Romeo 1900 C Super Sprint del 1956, condivisa con la giornalista Laura Ciarallo, ma anche Piero Liatti, ultimo italiano a vincere il Rally di Montecarlo da pilota ufficiale Subaru e la navigatrice torinese Fabrizia Pons, su differenti Audi Quattro, oppure il campione austriaco Dieter Quester su BMW 328 Roadester del 1937

Ambito, partecipato, combattuto, il Campionato Italiano Grandi Eventi, promosso da ACI Storico e ACI Sport è serie nazionale costituita da tre prove: Targa Florio Classica, Coppa d'Oro delle Dolomiti ed appunto il Gran Premio Nuvolari e da Piazza Sordello, nel cuore di Mantova, conosceremo il nome del vincitore. Potrebbe essere Giovanni Moceri, il siciliano in gara con il bresciano Daniele Bonetti, al comando della graduatoria con 64 punti, conquistati a bordo della Fiat 508 C del 1939; oppure gli eterni bolognesi Giuliano Canè e Lucia Galliani secondi della generale a pochissimi distanza dai primi, affrontando le gare a bordo della Lancia Aprilia del '38 e sempre ottimamente piazzati al vertice delle classifiche. Ad un passo dai leader, sono i portacolori della Scuderia Volvo Club Leonardo Fabbri e Vincenzo Bertieri, che con la Volvo PV 544 Sport del 1965 sommano due risultati utili alla Targa Florio Classica e alla Coppa d'Oro delle Dolomiti, piazzandosi al terzo posto assoluto con ventuno lunghezze di ritardo dal leader siciliano. Gli emiliani sono a loro volta in vantaggio di tre soli punti su Andrea Belometti e Doriano Vavassori, quarti della generale conduttori con l'affermazione alla Coppa d'Oro delle Dolomiti, centrata a bordo della Fiat 508 Spider Sport del 1932. Con una gara d'anticipo sul calendario, la scuderia Loro Piana Classic Car Team ha invece ipotecato di fatto il titolo Italiano Grandi Eventi per Scuderie.

Ma in gara, a scompaginare una-tantum le attese, sono anche Andrea Vesco e Andrea Guerini, i bresciani che non hanno preso parte alle prime gare, ma hanno vinto la Mille Miglia anche nel 2017 e si presentano al "Nuvolari" con BMW 328 costruita nel 1939; oppure i temibili Patron e Casale a bordo di una MG Supercharged del 1933; ed ancora i competitivi Di Pietra con la Fiat 508 C datata 1939. Protagonisti saranno senz'altro i Zanasi, sulla affascinante Volvo P1800 Jensen del 1961, i compagni di squadra Fabbri e Bertieri con la Volvo PV 544 Sport ed il terzo componente del Volvo Club Margiotta e Perno su Amazon P 121. Saprà distinguersi il portacolori della Scuderia Nettuno di Bologna, Dalleolle in coppia con Traversi in gara oggi con una Lancia, in luogo dell'abituale Alfa Giulia Sprint. Al via sono anche i competitivi Passanante e De Alessandrini su Fiat 508 C del 1937 e gli argentini Tonconogy e Ruffini su Bugatti T40 del 1927.

 

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Dopo la prova di precisione numero 15, quando mancano una decina di passaggi sui pressostati prima del fine tappa, la classifica provvisoria, l'ufficialità sarà data questa sera al termine della prima tappa e dopo l'effettivo controllo dei cronologici, anticipa che i protagonisti della sfida assoluta sono Vesco, seguito da Fontanella Gianmario e Covelli Annamaria su Lancia Aprilia del 1938, quindi Passanante, Tonconogy, Canè, Patron, Di Pietra, più indietro ma nella top ten è un sornione Moceri Giovanni. Ma tutto sarà da confermare nella nottata del fine tappa di Rimini.