Marcello Razzini guarda il bicchiere mezzo pieno a Sanremo

L'improvviso arrivo della pioggia ed una toccata, con conseguente foratura, non spengono l'ottimismo del parmense, desideroso di esprimere tutto il proprio potenziale.
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(comunicato ufficio stampa Marcello Razzini)

Un altro colpo a vuoto per Marcello Razzini che, dopo il ritiro anticipato del Ciocco per problemi tecnici, chiude l'edizione numero sessantotto del Rally di Sanremo nelle retrovie, in una lotta contro la sorte che vede ancora vittoriosa quest'ultima.

Sceso sulla riviera ligure con tanta voglia di ben figurare, al volante della nuova Skoda Fabia R5 Evo dotata di tutte le ultime evoluzioni 2021, il pilota di Parma si aspettava ben di più dal secondo appuntamento con il Campionato Italiano Rally Asfalto, con Rudy Pollet a destra.

Il portacolori della scuderia Collecchio Corse sentiva suonare un preoccupante campanello di allarme sin dalla super speciale spettacolo, incappando nell'arrivo di una pioggia che decideva di scatenarsi sulla “Bajardo” pochi minuti prima che scattasse il proprio semaforo verde.


“Cinque minuti prima del nostro arrivo” – racconta Razzini – “è iniziato a piovere, sulla prima prova speciale, e ci siamo ritrovati ad essere costretti ad andare molto cauti. Indubbiamente tutti quelli che, come noi, si sono trovati nella stessa condizione sono stati penalizzati ma, trattandosi di un chilometraggio breve, i distacchi erano facilmente recuperabili alla domenica.”

 
Archiviata la prima frazione con il ventunesimo tempo assoluto, undicesimo tra gli iscritti al CIRA, il gap non superava la decina di secondi e consentiva al parmense di rimontare.

Prendendo le misure alla nuova versione della vettura targata Lion Team, ben diversa dalla sua progenitrice, Razzini iniziava a crescere di passo ma poco dopo, sulla prima tornata a “Vignai”, una doccia gelata gli cadeva addosso, ponendo la parola fine ai sogni di gloria sanremesi.

 


“Sulla quarta prova speciale” – aggiunge Razzini – “abbiamo toccato un muretto basso e questo ha causato la rottura del cerchio, con conseguente cedimento della gomma. Ci siamo dovuti fermare in prova per cambiare la ruota ed abbiamo perso un'infinità di tempo utile.”

 


Con oltre sette minuti incassati la partita era già da considerarsi chiusa ma, nonostante questo, Razzini cercava di trovare spunti positivi per il futuro, trasformando la propria trasferta in un continuo test, viste le difficili condizioni meteo, che si rivelerà certamente utile per il domani.

Un futuro, visti i due primi round del tricolore, non esclude la possibilità che l'alfiere della compagine felinese possa decidere di guardare a nuovi orizzonti, per rilanciare la stagione.

 


“Dopo la toccata” – conclude Razzini – “non avevamo più nessuna possibilità di recuperare quindi ci siamo guardati negli occhi ed abbiamo deciso di continuare e di provare varie soluzioni di assetto sul bagnato, incamerando esperienza che ci tornerà buona in futuro. Il team ci ha assecondato alla perfezione e la nuova Skoda Fabia R5 è stata impeccabile. Non siamo soddisfatti per il nostro errore e per un ritmo sotto i nostri standard. Nei prossimi giorni valuteremo come procedere perchè non ci stiamo. Vogliamo esprimerci come sappiamo fare.”