Oriano Agostini: missione terra

L'organizzatore del prossimo appuntamento del Campionato Italiano Rally Terra, il Nido dell'Aquila, si prende una breve pausa per raccontarci il suo pensiero sulla gara e sulla terra, fondo prediletto da sempre. Per Oriano Agostini tante difficoltà in più, ma tanta soddisfazione. E gli amanti della terra ringraziano...
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Certo organizzare un rally non è mai facile. Una macchina infernale, nel senso buono del termine, si mette in moto molti mesi prima dell'evento in programma e sempre più, avvicinandosi alla fatidica data,  coinvolge moltissime persone e addetti ai lavori, che spesso arrivano a contare complessivamente oltre 500 unità. Davvero grandi numeri e sempre a capo di tutto questo c'è la figura dell'organizzatore che spesso viene visto come un alieno, si, insomma, per organizzare un evento così articolato e complesso come può essere un rally moderno, bisogna essere una specie di alieno, per giunta dotato di tanta preparazione, competenza, passione e pazienza. Questo naturalmente vale un po' per tutti gli organizzatori, ognuno nel suo a superare ostacoli di varia natura, per poi offrire, quasi sempre, uno spettacolo davvero unico, tanto amato da sportivi e tifosi della specialità. Questo, tutto questo, va forse moltiplicato per due, viste le ulteriori difficoltà che implica l'organizzare eventi su fondo sterrato. Così, visto che ormai siamo a ridosso del quarto appuntamento di un, peraltro, bellissimo Campionato Italiano Rally Terra, ovvero Il Nido dell'Aquila, che si correrà i prossimi 9 e 10 settembre sulle strade bianche intorno a Nocera Umbra, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Oriano Agostini, a capo della PRS Group, che ha il compito di organizzare l'evento in terra umbra.

Oriano, un Campionato Italiano Rally Terra che più ingarbugliato non poteva presentarsi...

Si, quest'anno c'è molta competitività; fra qualche problema di qualcuno e la crescita di altri,  il campionato si sta rivelando molto interessante e lo sarà fino alla fine e questo non può che essere un fatto positivo.

Il prossimo appuntamento riguarderà Il Nido dell'Aquila,  la gara da te organizzata: è un bel vantaggio arrivarci come se si partisse ora, tutti in un fazzoletto di punti, evidentemente anche mezzo punto potrebbe avere la sua importanza...

Si, sicuramente. Magari inizialmente si poteva pensare che le gare a coefficiente basso potessero avere poca influenza, invece con questa lotta molto serrata anche i coefficienti più bassi possono risultare determinanti al fine dell'aggiudicazione del campionato.

Come procede l'organizzazione generale?  C'è qualche novità all'orizzonte?

Tutto va avanti come sempre in questi casi. In linea di massima la gara ricalcherà quella dello scorso anno e tutto procede regolarmente. Le prove speciali saranno le collaudate "Monte Pennino" e "Lanciano" ed il centro operativo sarà come sempre a Nocera Umbra. Certo il mese di agosto è stato dedicato quasi interamente all'organizzazione dell'evento, anche perché quest'anno abbiamo anticipato di una settimana l'effettuazione del rally e dunque molte cose le abbiamo preparate con la giusta tempistica.

Il lavoro dell'organizzatore è davvero difficile e complesso e tu ormai lo fai da anni...

Si, sono molti anni che organizziamo manifestazioni soprattutto su terra, anzi al momento esclusivamente su terra, anche perché noi siamo fautori delle  gare su questo  fondo e quindi questo è il tipo di terreno che privilegiamo e su questo ci impegniamo, nonostante questo tipo di gare sono quelle che soffrono di più sotto il profilo della presenza di vetture ed equipaggi. Diciamo che organizzare gare su terra, per alcune particolarità, comporta difficoltà maggiori in rapporto a quelle gare organizzate su asfalto, ma probabilmente il bello è proprio rappresentato da questo, sia nell'organizzare che nel partecipare, perché la gara su terra ha delle prerogative diverse dalle altre, prerogative che la rendono più affascinante sia nelle vesti di pilota che in quelle da organizzatore.

Le tue risposte fanno emergere la grande passione per  la terra, quasi fosse una vocazione.  Insomma ce l'hai dentro casa e dunque la utilizzi o piuttosto rappresenti la classica mosca bianca nel panorama nazionale? Evidentemente, come hai sottolineato, è molto diverso organizzare un rally su terra invece che in asfalto...

Beh, io sono un po' del vecchio stampo, nel senso che per me i rally sono la terra. Se uno ama l'asfalto c'è la pista. Secondo me c'è una netta distinzione fra i rally che sono terra e asfalto che invece è la pista o similari. Del resto basta guardare il mondiale rally, l'80% dei tracciati è su questo fondo. Forse solo in Italia, un po' per carenza di tracciati, ma anche molto per scelta che c'è stata nell'arco degli anni, la terra si è un po' persa ed è un peccato perché ora la gente fa un po' fatica a correrci sopra, anche quando è  all'interno di un campionato, perché non c'è l'abitudine. Insomma bisognerebbe fare qualcosa per "obbligare"  i giovani che hanno mire di crescita e di carriera a fare più terra che  asfalto, perché poi se vuoi andare nel mondiale è su quel fondo che devi saper andare forte, più che sull'asfalto. Certo è importante saper guidare sull'asfalto, ma sulla terra è fondamentale.  

Dunque diamo  l'appuntamento ad appassionati e addetti ai lavori...

Si, certo. L'appuntamento è per il 9 e 10 settembre a Nocera Umbra. La gara si svilupperà su due giorni. La giornata del 9 sarà dedicata alle verifiche, lo shakedown  e alla cerimonia di partenza, mentre tutte le prove speciali si svolgeranno la domenica. Devo dire che Nocera Umbra è una cittadina che accoglie ben volentieri il rally e sempre più si stanno appassionando alla specialità e quindi chi vorrà venire non rimarrà deluso, anzi, abbiamo verificato che chi è già venuto quasi sempre torna perché ha apprezzato il luogo e l'evento e questo è un lato molto positivo. Poi per combattere il caldo si può andare sul Monte Pennino, da 800 metri si arriva a 1.600 metri, dunque si segue il rally stando anche un po' più freschi.

Oriano Agostini, non avevamo dubbi, ama la terra e quasi come un integralista, la difende e la promuove; dunque i rally su terra hanno un sicuro paladino in lui. Certo il mondo dei rally nel tempo è molto cambiato e si è arricchito di molte altre gare, tante su asfalto, in fondo una delle caratteristiche dei piloti da rally è proprio quella di saper guidare su tutti i tipi di fondi ed  in tutte le condizioni ambientali possibili: dalla terra all'asfalto, dalla notte al giorno, dalla neve alla pioggia. Insomma l'argomento è interessante ed appassionante e probabilmente occuperebbe giorni e giorni di dibattiti. Per adesso però l'attenzione la spostiamo in Umbria, perché è sempre più vicina la partenza del Nido dell'Aquila e tutti saranno d'accordo, lo spettacolo non va perso...