Mauro Trentin è in testa al Nido dell'Aquila dopo tre prove

Al primo riordino di giornata è ancora il veneto sulla Fabia R5 a comandare la classifica assoluta. Alle sue spalle in evidenza anche il pilota di Foligno Francesco Fanari (Fabia R5) con Daniele Ceccoli che inizia a prendere ritmo.
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Il primo trittico di prove speciali nel rally umbro offre una conferma per Mauro Trentin e Alice De Marco, che piazzano la loro Skoda Fabia R5 davanti a tutti. Con il tempo complessivo di 12’31.8 è l’equipaggio veneto a mantenere la testa della gara approfittando anche del trasferimento per la prova più lunga e selettiva “Monte Pennino”. Molto bene anche l’umbro Fanari che rimane pienamente in corsa per la vetta della gara, mentre completa il podio di sole Skoda Fabia R5 lo svizzero Della Casa che ha dimostrato di trovarsi a suo agio sia sul fango della prima speciale, che sui tratti di ghiaia della seconda prova.

Riesce a recuperare secondi sulla “Monte Alago” il sanmarinese Daniele Ceccoli, ora quarto assoluto su Fabia R5, rallentato inizialmente da una toccata in apertura sulla “Lanciano”. Quinto il trentino Bettega che inizia a capire la gestione della sua Peugeot 208 T16 R5. Chi fatica in questo avvio di gara è invece il leader di classifica del CIRT Nicolò Marchioro (Fabia R5), ora settimo in gara, protagonista di una toccata sulla prima piesse e ancora non in fiducia anche sul secondo tratto cronometrato.

Un piccolo errore anche per il giovane sardo Michele Liceri, che non trova il giusto assetto sulla Peugeot 208 R2B, mentre accusa piccoli problemi fisici Mattia Codato che prosegue una gara condizionata sulla Mitsubishi Lancer Evo X.

Un Nido dell’Aquila davvero sfortunato per il pilota emiliano Davide Cagni, che avrebbe affrontato la sua prima gara sulla Opel Astra OPC insieme a Simone Giorgio. Ma una rottura meccanica lo ha costretto a ritirarsi ancora prima delle prove nello shakedown: “Abbiamo avuto un problema al motore appena prima di entrare nello shakedown. Saremmo andati poco lontani. Nonostante avevamo un motore a disposizione da Torino, senza la possibilità del super rally era impossibile lavorarci nella notte. Non c’era margine, dopo le verifiche non potevamo neanche sostituire la vettura. Una situazione davvero sfortunata e compromettente perché il nostro diretto avversario Davide Gasperoni vincendo potrebbe chiudere automaticamente i conti nel due ruote motrici. Davvero un peccato.”