Verso il Tuscan Rewind: le parole di Nicolò Marchioro aspettando il gran finale

L'ultimo atto del Campionato Italiano Rally Terra è ormai alle porte. I tre piloti impegnati nella corsa al titolo 2018 raccontano la loro stagione avvincente, proiettando lo sguardo verso la gara toscana (Montalcino 24-25 novembre)
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La nona edizione del Tuscan Rewind, gara organizzata da Prosevent, offrirà il palcoscenico ideale per chiudere il Campionato su alcune delle strade bianche più illustri del panorama nazionale, selettive ma soprattutto cariche di storia. Pagine rallistiche che stavolta verranno scritte e firmate dagli equipaggi partecipanti al Campionato Italiano Rally Terra. Non sarà assolutamente un tranquillo week end di relax tra le colline toscane quello che attende i protagonisti della serie dedicata ai terraioli, chiamati alla resa dei conti per l’ultimo fine settimana di novembre. Le prenotazioni confermate sono necessariamente tre, quelle dei piloti candidati al tricolore che hanno riservato, con largo anticipo, il loro posto in prima fila per lo scontro conclusivo.

La vigilia del Tuscan Rewind inizia già a scaldarsi con le parole di Nicolò Marchioro, Mauro Trentin e Daniele Ceccoli che iniziano a gettare uno sguardo sulla decisiva e ultima trasferta della stagione, annunciando una battaglia da seguire fino all’ultimo chilometro di prove speciali.

Apre le danze il ventisettenne padovano Nicolò Marchioro. Una stagione di spessore quella portata avanti dal ragazzo di Montagnana affiancato da Marco Marchetti, che si affaccia all’ultima corsa dall’alto dei suoi 61 punti. Un bottino soddisfacente per Marchioro che, nonostante il cambio di macchina dopo il Liburna Terra e qualche difficoltà nel Rally dei Nuraghi e Vermentino ha saputo mettersi in mostra al volante della Skoda Fabia R5 di RB Motosport gommata Yokohama nei due appuntamenti a coefficiente maggiorato. Risultati che fanno ancora la differenza. Il bilancio lo vede oggi in testa alla classifica assoluta, ma già al netto di tutti e 5 i risultati utili calcolati a differenza dei suoi rivali. Al Tuscan dovrà puntare necessariamente alla vetta per regalarsi la prima soddisfazione tricolore.

 

Iniziamo a fare il punto tracciando un bilancio della stagione dopo 5 gare disputate, ad un passo dal traguardo:

“È stata una stagione fatta di alti e bassi per quanto mi riguarda. Siamo partiti un po' ad handicap, dato che la prima gara al Liburna non è andata affatto bene, già dalla seconda al Vermentino è andata un po' meglio, poi nelle due gare centrali affiancati al CIR sono invece sono riuscito ad andare forte. Poi l’ultimo appuntamento al Nido, purtroppo, abbiamo avuto nuovamente un calo di rendimento. Ad inizio stagione pensavo di poter ambire al vertice del campionato, partendo sempre con l’ottica di vincere ad ogni gara. Quando effettivamente sono arrivati quei due risultati sono riuscito a raggiungere la piena consapevolezza delle mie capacità e del mezzo. Ora che siamo a questo punto lotteremo fino all’ultimo.”

Il momento critico della stagione e momento più alto a livello personale:

“Sinceramente penso che questa sia la mia miglior stagione in assoluto. Di sicuro il momento più alto è stato proprio nei due episodi con il CIR - Rally San Marino e Rally Adriatico – dove sono riuscito a trovare due podi assoluti affianco ai professionisti. Per me è già stato un ottimo risultato e una grandissima soddisfazione ottenere questi due piazzamenti assoluti. Non so spiegare il perché di un rendimento alto proprio in quei due rally. In generale riesco a tirar fuori le mie caratteristiche su gare lunghe con un chilometraggio maggiore, forse è per questo. Di solito parto sotto tono e poi prendo ritmo e riesco ad essere competitivo. Nelle gare corte sei subito tagliato fuori. Quest’anno ho patito molto a Volterra con problemi al cambio. È stata la gara dove ho trovato maggiori difficoltà.”

 

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Tra voi tre credi che ci sia uno sfidante più accreditato per vincere il titolo? Quali sono le caratteristiche migliori che riconosci agli altri due?

“Non so dire chi è più avvantaggiato in questo momento. Mauro Trentin si è dimostrato sempre molto competitivo, ha già vissuto questo tipo di confronti e ha l’esperienza dalla sua come Ceccoli. Trentin al Nido è stato inattaccabile e lo vedo molto pericoloso per il Tuscan. Anche Ceccoli è sullo stesso livello, sempre molto veloce. Siamo piloti di tre tipologie diverse con differenti caratteristiche. Sarà un bello scontro.”

3 piloti, 2 su Pirelli e tu su Yokohama. È un confronto che potrà fare la differenza? Ha spostato qualche equilibrio durante il Campionato?

“Non è una differenza eccessiva, ma su certi terreni credo che noi possiamo essere avvantaggiati. Abbiamo la possibilità di usare una gomma Racing che con alcune caratteristiche di fondo ci concede un vantaggio. Noi siamo fedeli a Yokohama perché ci ha dato molta affidabilità e dimostra sempre di concentrarsi su evoluzioni e sviluppo dei suoi pneumatici rimanendo sempre competitiva. Su alcuni terreni poi è normale che possiamo avere noi qualche difficoltà in più, ma non conoscendo le strade del Tuscan non so cosa aspettarmi.”

Uno scontro a tre fino all’ultima gara e ogni appuntamento ha portato molti piloti su R5 alla ribalta. Il CIRT si conferma una serie combattuta e in crescita?

“Il campionato negli ultimi anni sta crescendo molto. Soprattutto quest’anno il livello mi è sembrato sempre molto alto e lo hanno dimostrato ampiamente anche le due gare in concomitanza con il CIR. Molti di noi hanno vinto le prove speciali anche nella classifica unica, quindi vuol dire che siamo competitivi.”