Alla Verzegnis Sella Chianzutan è duello tra Faggioli e Nappi

Image
Gara bagnata la prima salita della Verzegnis Sella chianzutan. Gara da correre con le rain, anche se qualcuno azzarda le intermedie o addirittura le slick. Ma sono solo uno o due i piloti che hanno il coraggio di farlo. Piove dai primi momenti dopo la partenza della prima manche di gara, anche molto forte, poi il meteo concede una tregua, l’asfalto consente così di effettuare salite in tutta sicurezza. Certo che i piloti devono dosare sull’acceleratore, anche se il tracciato friulano è di quelli che garantiscono un elevato grip e fiducia ai piloti alla guida dei loro bolidi.

Si pensa che l’asfalto bagnato o umido nel sottobosco permetta ai piloti locali di fare la differenza, invece livella le prestazioni ed anche i più giovani, quelli che vengono dalla lontana Sicilia o dalla Puglia riescono a duellare alla pari con i locali, alle volte superarli.

Simone Faggioli realizza il miglior tempo in 2’39”65, ma gli eroi della prima impegnativa salita sono Piero Nappi, Samuele Cassibba e Francesco Conticelli. L’esperto partenopeo alla guida di una Osella gemella a quella del campione fiorentino, adotta le stesse e identiche regolazioni e scelte di gomme ed arriva quasi ad eguagliare la prestazione di Faggioli. “Ho guidato bene, solo nel sottobosco sono stato più attento perché era più umido, ma rispetto a Simone ho pagato nella parte finale del tracciato” Nappi era in ritardo di soli 9 centesimi di secondo nel primo tratto, ma era davanti al portacolori della Best Lap di tre decimi nella parte centrale ed infine ha perso il secondo e tre nel sezione più filante e veloce.

Quindi la prima manche ha visto la vittoria di Faggioli con 1”06 su Nappi, secondo, e con 10”49 su di un contrariato Christian Merli, terzo con la Picchio P4. Tra gli italiani è sensazionale la prestazione del ragusano Samuele Cassibba che con la Formula Master arriva a meno di quattro secondi da Merli, guidando la piccola monoposto di classe 2000 dotata di gomme intermedie, ma con il rischio di perdere la contrazione per aver dovuto abortire la prima salita per essere stato fatto ripartire dopo un’uscita di strada di un concorrente che lo precedeva nella partenza. Il giovane siciliano ha preceduto un Franco Cinelli in difficoltà in partenza, dove ha perso quasi cinque secondi per mancanza di trazione con la sua Lola B99, ed anche il trentino Adolfo Bottura cauto con la Formula Master Vimotorsport.

Un altro giovane siciliano ottiene la miglior prestazione tra i prototipi E2B, è Francesco Conticelli che non credeva che pilotando una Osella PA 21 S spinta da un motore Honda non perfetto, “…rata ai bassi e non mi riesce di dosare in progressione e non credevo di essere comunque andato così forte” Conticelli junior rifila 3”76 ad Omar Magliona della Best Lap poco convinto di spingere con un assetto non perfetto alla sua Osella. Il compagno di squadra Ettore Bassi debutta in gara con la nuova e più evoluta versione della Osella PA 21 S, ma non prende rischi sul tracciato bagnato al volante del prototipo da sviluppare.

Il friulano Gianni di Fant mette la sua Porsche 911 GT3 Cup davanti a tutti nella Categoria GT, di un solo secondo davanti a Isolani che con la Ferrari 575 controlla la muta degli inseguitori. Tre secondi e otto dal primatista li paga il trevigiano Antonio Forato che paga l’aver montato sotto la Ferrari 430 Rubicone Corse gomme rain come tutti gli altri ma dalla mescola troppo dura. Quarto tempo di gruppo ma terzo tra i piloti del tricolore per pescarese Roberto Chiavaroli, con problemi all’ABS della Ferrari 430 Best Lap. Dietro al pescarese si piazza Francesco Abate con la compatta Lotus 2 eleven che precede di una manciata di secondi il toscano Guido Sgheri con la Porsche 996.

Fulvio Giuliani centra l’affermazione nella prima salita della E1 Italia. Il bolognese della AB Motorsport, ha messo la sua Lancia Delta sul virtuale terzo gradino del podio, dietro ai mostruosi prototipi Opel e Audi di Dan Michl e di Marko Andreas, precedendo per poco più di tre secondi Roberto di Giuseppe, che nella notte ha sostituito il cambio rotto alla sua Alfa 155 Gta, e con quattro secondi sul marchigiano Marco Sbrollini con la Lancia Delta della Catria. Quarto tra gli italiani ha chiuso la prima salita il partenopeo Luigi Sambuco, vicino al pescarese ma davanti al fiorentino Fabrizio Pandolfi con la Alfa 155 v6 ti. Secondo della “2000” è “Kalè” che supera di pochi decimi il funambolico Piergiorgio Bedini, autore di una sbandata controllata che gli costa parecchio tempo con la Audi Rs6 Superstars.

In Gruppo A Rudi Bicciato impone ancora una volta la sua legge. Il bolzanino della Mendola è il più rapido in assoluto tra le turismo preparate, portando la sua Mitsubishi Lancer davanti al locale Fausto Chiappo, in gara con la Ford Focus Wrc, ma soprattutto davanti a Sandro Acunzo che, dopo le travagliate prove di ieri, riesce di ridurre il gap da Bicciato a 3”8. Ottima la prestazione del fasanese Rino Tinella, settimo di gruppo ma terzo dell’italiano e primo di classe 1600 con la Peugeot 106. Ferdinando Cimarelli è primo degli iscritti della Classe A 2000 per soli sette decimi su Serafino Ghizzoni, mentre Claudio Giobbi paga ben 4 secondi.

In Gruppo N è sempre lotta tra Lino Vardanega e Giovanni del Prete. Il duello inizia subito ed il partenopeo perde solo un decimo e sette dall’esperto trevigiano e suo compagno di squadra alla Rubicone Corse. Ad un solo secondo da loro, si piazza al terzo posto il friulano Michele Buratti, con la Honda Civic Type R, precedendo Achille Lombardi in classe N2000. Desta anche sensazione il gran tempo del torinese Giovanni Regis, sesto tra “gli italiani” e primo della classe 1600 con la Peugeot 106 Vimotorsport, staccando Giacomo Liuzzi e Antonino Magliuolo.

Nella Racing Start, Paolo Mancini tagli ail traguardo per primo con la Renault Clio Rs, davanti di 29”97 su Mario Tacchini, al volante della Fiat Punto Sporting ed Elena Croce, terza con la Renault Clio Rs.