Conclusa la prima manche di prove della 62. Trento - Bondone

Il caldo è la caratteristica della giornata dedicata alle ricognizioni dei 17,3 Km di tracciato al volante delle vetture da gara. Si studiano startegie e si fa pretattica, ma la temperatura elevata favorisce il deperimento delle gomme e rende le regolazioni difficili per tutti. Faggioli con l'Osella subito in vista, Leogrande su Gloria e Merli su Radical, altri protagonisti della prima salita.

30/06/2012 - Piloti subito di nuovo verso il paddock appena conclusa la prima manche di prove della 62^ Trento - Bondone.

In gruppo E2/M Simone Faggioli percorre con relativa “tranquillità” la prima manche di prove, il pluricampione della Best Lap fiorentino ha accusato qualche noia al cambio e poi un deperimento rapido delle gomme dovute alla temperatura eccessivamente elevata soprattutto nella prima parte del tracciato, per cui in vista della gara sarà necessario intervenire sull’assetto. Grande lotta già in prova con strategie e pretattica sul lungo tracciato, dove Francesco Leogrande è riuscito a rendere subito aggressiva la sua Gloria CP8 Suzuki, ma ancora cerca qualcosa da migliorare nel set up. Anche l’idolo di casa Christian Merli è impegnato a cercare ogni particolare da ottimizzare sulla sua Radical SR4 Prosport di gruppo E2/B. L’alfiere della Vimotorpsort ha anche lui accusato l’eccessivo deperimento delle gomme, ma si è un po’ autoaccusato di essere stato troppo aggressivo nel tratto iniziale per provare una interpretazione diversa del tracciato. Il pisano della Vilorba Corse Michele Camarlinghi è arrivato in cima con il quarto riscontro cronometrico indicativo ed una fiacata dell'Osella FA 30 Zytek rigata. Il pistoriese Franco Cinelli ha accusato una Lola eccessivamente ballerina, che si è spenat alcune volte sui tornanti per via del campbio al volnate tocato involontariamente dal pilota della Scuderia Etruria. Testacoda per un altro pilota di casa, Matteo Moratelli sulla Gloria Suzuki, comunque fiducioso in vista della gara.

In gruppo CN in evidenza immediatamente Omar Magliona, anche se non contento del set up della sua Osella PA 21/S Honda, che scivola ancora troppo. Il calabrese Rosario Iaquinta su rallentato da una serie di bandiere blu esposte a vicenda a lui ed al potentino Achille Lombardi su Radical, che ha ripreso dopo un tetstacoda ed i commissari che hanno invece interpretato la vicinanza tra i due concorrenti come vari tentativi di sorpasso.

In gruppo GT Antonio Forato ha compiuto una manche molto accorta rivolta a verificare il buon comportamento della Lamborghini Galardo con cui ancora una volta vuole raforzare la vetta di gruppo. Molto agile la Porsche 911 di Marco Cristoforetti.

In gruppo E1 Italia un ottimo acuto in prova del teramano Marco Btamenzi al volante dell'Alfa 15 V6, molto provato dalla fatica dovuta al caldo, ma contento del set up della sua 4x4. Soddisfatto della prima salita Piero Nappi, il partenopeo che ha accusato un accesso eccessivamente morbido sulla sua Ferrari 550. Manche di tets per gli ultimi aggiornamenti sulla Lancia delta EVO per il bolognese Fulvio Giuliani.

Le due Citroen Xsara WRC di De Tisi e Nones immediatamente inevidenza in gruppo A. Mentre Rudi Bicciato ha fatto valere la sua famialirità con il tracciato sulla Mitsubishi Lancer EVO con la quale l'attacco è senz'altro rimandato alla gara di domani.