Magliona, Giuliani, Pedroni, Hafner e Romy

Magliona sbaraglia il Gruppo CN, Ragazzi è secondo tra le GT alle spalle di Cristoforetti, Giuliani si impone nella E1 Italia, la Pedroni prima degli italiani in Gruppo A davanti a Bicciato, Hafner s'aggiudica il Gruppo N e "Romy” la Racing Start.

Non si smentisce Omar Magliona. Il sardo della Osella PA 21 Honda Ateneo sbaraglia ancora una volta tra i prototipi CN segnalandosi tra i più veloci della graduatoria assoluta di vertice, scalando in 10'12”99 alla media di 101.60. Al secondo posto di categoria è Marco Cappucci che, seppur accusando un problema di freni nella parte finale di Vanezze, dove arriva lungo ad un tornante, con la Osella Best Lap accusa un ritardo di 42”29. Terzo è il pistard padovano Giovanni Gulinelli, esordiente al volante di un prototipo tagliando il traguardo in 53”58. Segue Maurizio Pitorri con la Wolf GB/08 Best Lap, e quinto è Falcetta con la Norma M20.

Marco Cristoforetti che porta la vittoria in casa Porsche. Il trentino con 911 GT3 R, si esalta sulla strada di casa e lascia le briciole ai rivali, nella fattispecie al padovano Roberto Ragazzi che con la Ferrari 458 Superchallenge, bada all'importanza dei punti in chiave campionato accontentandosi del secondo posto assoluto, davanti per 5” a Giuseppe Ghezzi con la Porsche 911 GT3 C, quindi Rosario Parrino su Porsche 997 e Bruno Jarrach con la Ferrari 430 Challenge.

Giuliani, Ghirardo e Turrin, questi i tre piloti che si sono "giocati” l'affermazione nella E1 Italia. Non sfugge quindi il primato al velocissimo bolognese dell'Ateneo Fulvio Giuliani, che ancora una volta porta l'aerodinamica Lancia Delta Evo sul gradino più alto del podio tra queste fantastiche vetture, creando un vuoto pesante fra se ed il secondo, Michele Ghirardo gran protagonista della scalata a Bondone con la piccola Honda Civic EK4 con la quale ha dominato la classe 1600. Terzo a 39” dal leader emiliano, s'è piazzato Tiziano Turrin con la Citroen Saxo. Problemi con la scelta delle migliori gomme hanno relegato in ottava piazza assoluta Abramo Antonicelli con la BMW M3 E92 GT2, ottima al traguardo di Vason Deborah Broccolini con la Citroen C1.

Il Bondone del Gruppo A parla l'idioma Ceco con Lukas Vojacek che, prendendo tutti in contropiede dopo aver effettuato delle prove in sordina, va a stampare il miglior tempo con la Mitsubishi Lancer, in 11'12”67, precedendo l'austriaco Schweiger, sempre su Mitsubishi, e davanti anche a Gabriella Pedroni. La trentina ha spinto forte con la Lancer Paragon che regola di 5” il Ceco Maly, e di 12” il campione bolzanino Rudi Bicciato, primo tra quelli dell'italiano ma rallentato dalle alte temperature d'esercizio del propulsore per la rottura della guarnizione della tersa. Sesto è Maurizio Pioner, e settimo Ivano Cenedese, vincente in classe 2000. Nella Super1600 è padrone Dario Baruchelli, con la Renault Clio, mentre Michele Mancin vince la 1600 con la Citroen Saxo Vts.

Discorso differente quello relativa al confronto per il Gruppo N, dove è l'altoatesino della Mendola a fare la significativa differenza confermando l'ottima preparazione effettuata nelle prove di ricognizione. Il leader della serie Tricolore sale alla grande col tempo 11'17”66 e destreggiandosi alla perfezione tra le tante pieghe ed insidie del percorso piazza la Mitsubishi Lancer preparata da Bicciato davanti a tutti, staccando di 5”93 l'atteso friulano Michele Buiatti, al volante della Lancer della Friuli 1956 che ha lamentato problemi di trazione e percorrenza nelle curve. Con tanto mestiere e cuore il buon Lino Vardanega riesce a sopperire al problema al cambio della sua Lancer, che lo ha afflitto nelle prove, ma sbaglia la scelta delle gomme, dalla mescola troppo morbida, per centrare un quarto posto di gruppo che vale molto. In classe 1600 prosegue l'egemonia di Giovanni Regis e della sua Peugeot 106 Vimotorsport, che centra anche il sesto posto assoluto con un decimo di vantaggio sul Tonino Cossu, settimo assoluto e primo di classe 2000 con la Honda Civic Type R del team Magliona.

E' una Racing Start da palpitanti sfide quella che apre le salite dei concorrenti per il titolo Tricolore, duelli dilatati nei distacchi dalla lunghezza del tracciato trentino. I diciassette chilometri mettono le ali ai piedi ad uno dei piloti più veloci delle cronoscalate, quel "Romy” già scudettato nel passato e che oggi ha voluto tornare sul Bondone per marcarlo col suo sigillo. Al volante della Honda Integra da poco preparata in versione Racing Start, il veneto ha vinto la categoria impiegando 12'31”49 per salire sino a Vason, precedendo di 12”05 Bondioni con la Renault New Clio e di 20” il bresciano leader di campionato Nicola Novaglio, a punteggio pieno per la classe RSTB ma soffrendo la non perfetta erogazione della potenza del propulsore della Mini John Cooper S. il bresciano ha subito così il ritorno dell'esperto bergamasco Mario Tacchini, alle spalle per soli 2”2 con la Opel Corsa 1600.