Concentrazione è la parola d'ordine per Loconte in Sicilia

Il pilota pugliese arriva ad Erice per iniziare il rush finale nella rincorsa al titolo di RS aspirate con la Honda Civic
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Il portacolori della Scuderia EptaMotorsport Angelo Loconte, dopo la spettacolare vittoria di pochi giorni fa al volante dell’Alfa 156 nella cronoscalata La Castellana, valida per il TIVM Sud, ad Orvieto, torna nuovamente a sedersi nell’abitacolo a lui più familiare della sua Honda Civic Type R, per il rush finale di questo CIVM.

Infatti con la 59° Coppa Monte Erice il Campionato Italiano Velocità della Montagna entra nel momento clou con le tre finale a coefficiente di punteggio maggiorato: Monte Erice, Coppa Nissena e Pedavena – Croce D’Aune.

“Siamo pronti! – ha commentato Loconte – La concentrazione è massima perché questo è il momento più importante della stagione… Le Finali. Da questo momento non sono più ammessi errori, altrimenti il prezzo da pagare sarebbe troppo alto. Con il mio diretto avversario, Francesco Perillo, abbiamo combattuto per un intero campionato in maniera leale e sportiva, e anche questo mi ha aiutato a crescere più velocemente nel feeling con la mia vettura, la Honda Civic che ha sicuramente tanti pregi, ma con la caratteristica principale che non concede errori. Sono qui ad Erice, come sempre per vincere, perché anche se sono in testa al campionato, il vantaggio è troppo esiguo per pensare di gestire. Questi pochissimi punti mi consentono però, di non dover vincere a tutti i costi ogni manche, perché il regolamento prevede che delle sei manche ancora da disputare, ne possiamo utilizzare ai fini della classifica solo sei, scartando i due risultati peggiori! Dopo un anno di battaglie sportive che hanno emozionato il numeroso pubblico delle salite, ci troviamo quasi appaiati ad affrontare le ultime tre gare dove giocarci il tutto per tutto. Le caratteristiche di questi tre tracciati ci mettono sullo stesso piano, nonostante le diversità dei nostri mezzi, in quanto nelle due gare siciliane i tracciati sembrano disegnati apposta per questa sfida: il primo, Erice, sembra premiare la maneggevolezza della vettura francese del mio rivale, la seconda, Caltanissetta, per il potente propulsore e la stabilità alle alte velocità della mia giapponese, con Pedavena che racchiude in se tutte le insidie dei due tracciati, rendendo tutto più eccitante… d'altronde corriamo per l’adrenalina che ci dà il gusto della sfida sportiva e il gesto tecnico ad alte velocità! Il mio augurio per questa gara, come per le restanti due è che il duello si risolva senza inconvenienti tecnici per entrambi, rovinerebbero lo spettacolo, e lasciamo che a decretare il migliore sia il sommo giudice delle salite: il cronometro!”