29/06/2012 - A bordo del Suzuki Grand Vitara 3.6 V6, Codecà e Fedullo hanno aperto le partenze dei 23 partenti alla gara sugli sterrati eugubini. “Tutto da scoprire il San Crispino. Ci attendiamo una prova un po meno veloce, rispetto a quelle delle gare precedenti, ma aspettiamo di arrivare in fondo per commentarla quindi prendere le misure degli avversari”.
L’incognita legata alla non conoscenza del tracciato induce i concorrenti ad una tattica d’attesa per la presa di contatto del primo tratto cronometrato. Trentadue chilometri sterrati che ricalcano in parte il disegno della prova speciale, “San Bartolomeo” utilizzata nelle ore precedenti dai concorrenti del Campionato Italiano Rally, presentando però nel finale una variante da otto chilometri in più.
“E’ una nuova esperienza, diversa dal solito, poi la località e il fatto d’essere assieme ad una altra specialità conferisce alla gara una qualcosa d’intrigante” ribatte Mario Ricci che ritorna alle gare dopo circa un anno d’assenza “Questa volta il mio Nissan Navara Ermolli potrebbe trovare il terreno adatto, ho proprio voglia di provarci a tenere il ritmo di Codecà”.
Gian Maria Gabbiani e Leonardo Biglieri si presentano entrambi al volante dei “Dust Devil” della Danisi e confidano d’inserirsi nel duello per il vertice, contando sull’evoluzioni tecniche apportate agli spettacolari mezzi a due ruote motrici e trazione posteriore.

Al via anche i protagonisti del Suzuki Challenge, dove è in atto il duello tra l’elbano Spinetti ed il romano Petrucci, in una gara dove torna al volante di Grand Vitara 1.9 DDis T2 l’altro romano della Poillucci Massimo Mancusi “E’ un ritorno al monomarca dovuto ai problemi tecnici del Pajero che ho utilizzato nelle precedenti gare e ritengo che sia interessante che a Gubbio si ritorni a correre su prove lunghe e varie difficoltà. Fa caldo nell’abitacolo, ma per dar ancor più durezza alla prova sarei partito anche alle 14”