L'Italian Baja di Terranova e Codecà

La gara friulana di Coppa del Mondo Cross Country e del Campionato Italiano Cross Country ha nel pilota argentino e nel campione brianzolo i protagonisti vincenti.
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Una gara dura, con molta acqua nei guadi da superare, atipica in un contesto iridato e tricolore che ha raccolto i commenti più disparati ed equidistanti da quanti l'hanno corsa per tre giorni sulle grave dei fiumi friulani Tagliamento e Cosa.

L'argentino Orlando Terranova non era tra i pronostici per la vittoria. Altri erano i nomi che venivano indicati alla vigilia della gara pordenonese, a cominciare da Jakub Przygonski che sulla Baja friulana la firma l'aveva già posta nelle edizioni precedenti. Puntava a realizzare il tris il polacco, partiva forte con la Mini John Cooper Works ad imporre un ritmo forsennato, ma la ruota anteriore destra aperta a seguito di un contatto l'ha costretto ben presto a fermarsi. L'Italian Baja non fa sconti a nessuno. Vasiliev, su Toyota Hilux, ed il Sudeamericano con la seconda Mini, si mettevano a caccia del primato. Veloce ed efficace in sporadiche occasioni sulle lunghe prove della gara, il russo veniva rallentato da qualche rottura di troppo e Terranova si instaurava al comando, andando a vincere.

Obiettivo raggiunto anche per il lombardo Lorenzo Codecà. Affiancato alle note dal pordenonese Mauro Toffoli, il brianzolo della Suzuki ha potuto contare su di un Grand Vitara perfetto. Competitivo al punto di lanciarlo in posizioni a ridosso della top five assoluta, assicurandogli la leadership tra le auto del Campionato Italiano Cross Country. Vincere era il suo obiettivo dichiarato sin dall'inizio della stagione: "Puntavamo su questa gara dai coefficienti maggiorati per la lunghezza e la durezza. Sapevamo che l'affidabilità del Grand Vitara sarebbe stata vincente ed unita alle accresciute prestazioni, derivanti dallo sviluppo degli assetti in funzione della nuova gommatura Toyo Tires, ci ha permesso una serie di risultati importanti. Abbiamo superato guadi profondi e pietraie infinite, vincendo grazie ad un gran lavoro di squadra." Guarda avanti Codecà, la sua stella brilla anche di luce iridata e non solo di quel tricolore che ora lo vede confermarsi sempre più leader. Per buona parte della gara, l'iniziale, Codecà s'è spartito la scena con un Amerigo Ventura in formato mondiale. Il giovane torinese s'è esaltato sulle grave friulane, ha spremuto a fondo il Yamaha Quaddy ed ha dettato legge tra i Side by Side. Davanti a tutti e gran quinto della graduatoria generale FIA, Ventura non è riuscito concretizzare il risultato ritirandosi nell'ultima notte, tra la seconda e terza tappa, per irrisolti problemi al motore. 

 

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Graduatorie tricolori che vedono inserirsi Michele Cinotto, il torinese leader della Coppa del Mondo di categoria, che tra diverse rotture della cinghia e di altrettanti semiassi del Polaris Razor 1000 Turbo è riuscito a conquistare la prima posizione dei Gruppo T3 tricolore e la terza della gara mondiale. In una prova difficile da interpretare, i mantovani Alessandro e Marco Trivini Bellini  sono usciti alla distanza arrivando ad occupare la seconda piazza tra le auto e, soprattutto, vincendo il Gruppo T2 nonché la classifica del Suzuki Challenge.

 

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Terza piazza dell'Italiano e seconda del Gruppo T1 per il pordenonese Federico Crozzolo, assieme a Paolo Pasian all'esordio con la Suzuki Grand Vitara ufficiale, riuscendo a migliorare le personali prestazioni nei tre giorni di gara, precedendo con ampio margine il siciliano Chinti Marino Gambazza, affiancato da Sandra Castellani nell'abitacolo del Grand Vitara 1.9 DDiS di Gruppo T2, rallentato oltre misura da rotture della trasmissione. Il catanese della Cram ha preceduto il compagno di squadra Alfio Bordonaro, quindi Andrea Castagnera su Nissan Patrol , ma anche Luchini che non è riuscito a dare concretezza al miglior tempo di T2, quarto assoluto tra gli italiani, con un Grand Vitara 1.9 DDiS a cui i tecnici della Poillucci non hanno potuto porre rimedio al mal funzionamento della centralina elettronica.