Rallye San Martino 2021, una sfida da grandi numeri

Vetture moderne in lotta per l'Italiano Wrc, Logistica Michelin e Coppa di Zona. Carella lepre battistrada. Rossetti, Pedersoli, Fontana, volpi all'inseguimento. Un confronto di prestigio tra le storiche con Trofeo Aci Vicenza e La Sportiva
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(Comunicato ufficio stampa Rallye San Martino di Castrozza)


Orfano ancora (causa limitazioni Covid) della prova spettacolo in paese che qui assurge a serata glamour, San Martino si tiene stretto il Rallye che stavolta fa numeri importanti non solo nella gara moderna (105 al via) valida per Ciwrc, Logistica Michelin e Coppa di Zona, ma anche nella disfida storica (43) che mette in palio prestigio, trofeo Aci Vicenza e trofeo La Sportiva. MODERNO. Stamane alle 8:41 l’uscita del primo concorrente dal parco assistenza, il n. 1 sulle fiancate della Skoda Fabia Evo di Andrea Carella con Elia De Guio alle note, in testa al tricolore gentlemen, lepre messa nel mirino da un trio di volpi: Luca Rossetti su Hyundai i20 R5, Luca Pedersoli su Citroen Ds3 Wrc, Corrado Fontana su Hyundai i20 Wrc. Tra questi quattro ci si gioca il gradino più alto del podio al Majestic Hotel Dolomiti di stasera (arrivo ore 18:05) e una buona fetta della sfida scudetto che terminerà a Como il 22 e 23 ottobre. Due i passaggi in programma sulle prove speciali “Manghen-La Sportiva” (22,01 km, start ore 9:57 e 15:06), “Val Malene-Asolo Tir” (16,81 km, start 11:06 e 16:15) e “Gobbera-SME Panasonic” (8,25 km, start 11:57 e 17:06). L'asfalto viscido, il rischio pioggia, gli “anti taglia”, in aggiunta agli umori personali, il bioritmo, le scelte di gomme e assetto, la perizia dell’assistenza meccanica. Molto che si vede, tanto che rimane nascosto a chi poi deve commentare i risultati. Possibili sorprese? Dentro alla top-ten cercheranno spazio il trentino Matteo Daprà da Roveré della Luna con un'altra Ds3 Wrc e una schiera di outsider su R5, in maggioranza Skoda Fabia, compresa quella targata Motorsport di Roberto Vescovi, “Piedone Parmigiano” alla sua gita premio con una ceca non evoluta. CLASSI. Gruppo assortito in N5, dalle Toyota Yaris di Pietro Porro alle Citroen Ds3 di Riccardo Rigo e Roberto Camporese, alle Volkswagen Polo di David Bizzozero e Francesco Garosci. Solitaria la Peugeot 207 di Walter Lamonato in Super 2000. Tra le Clio Super 1600 spicca quella di Francesco Aragno, genovese che non corre al risparmio. In R2C duello Michelin tra Gabriele Recchiutti e Pierluigi Maurino, su Peugeot 208 Rally 4, l'unica Renault Clio affidata a Roberto Daprà. In R2B la Ford Fiesta di Vincenzo Massa, già protagonista nelle altre gare di Italiano e Bibendum, dovrà vedersela con le Peugeot 208 di Alex Lorenzato, Corrado Peloso, Lorenzo Ancillotti e compagnia rombante, Graziano Nember su Citroen C2 l'altra Fiesta di Valentino Gaspari. In A6 forse chance di primato per Gianluca Micheloni, Dino Brazzale e Alessandro Rampin con le rispettive Peugeot 106. In A5 è Gianmario il Micheloni in lizza contro Nicola Gaspari e Loris Zanardo, tutte e tre su Peugeot 106. Quattro i driver di N2 dove si profila duello tra i Destra 4 Daniele Maimeri e Nicola Graziadei su Citroen Saxo. STORICO. Secondo tabella, il n. 201 Paolo Nodari uscirà dal parco alle 10:43, primo dell’Historique a prendere la strada per il passo Rolle e dirigersi sul Manghen alla guida di una Subaru Legacy Sedan. Alle sue spalle Giorgio Costenaro e una Lancia Stratos Hf in caccia del sesto sigillo su dodici edizioni. Però le chance migliori contro Nodari, vincitore 2020, forse sono appannaggio di Tiziano Nerobutto con l'Opel Ascona 400, secondo nelle ultime due edizioni, e di Agostino Iccolti su Porsche 911 Rs vincitore nel 2018. Picco record di iscritti (44) e di equipaggi al via (43) per la defezione all'ultimo minuto della Fiat 128 di Fabrizio e Mario Cravero, a causa di problemi tecnici. Onore al merito di Rudy Dal Pozzo e del Trofeo Aci Vicenza per la partecipazione massiccia di concorrenti, di Lorenzo Delladio e del trofeo La Sportiva per la coppa riservata all'equipaggio dei primi tre Raggruppamenti che farà il miglior tempo sul Manghen. Uno stimolo in più per tenere giù il piede a andar tutto d'un fiato sulla mitica prova.