Con il tempo di 1’55” e 68 centesimi, Fabio Emanuele, su Osella PA 9/90 Alfa Romeo, mette la sua firma sulla seconda salita valida per la vittoria dello Slalom Monte Condrò, ottava e ultima prova del Campionato Italiano Slalom. Il pilota molisano che a Serrastretta aveva vinto nel 2016 precede di soli sedici centesimi Luigi Sambuco su barchetta ReBo Alfa Romeo. Gradino più basso del podio, a soli 44 centesimi da Emanuele, per Luigi Vinaccia che con la sua Osella PA 9/90 Honda tiene il passo con cui aveva vinto la prima manche. Quarto, in una classifica fino a questa posizione cortissima con altrettanti piloti nello spazio di 66 centesimi, si piazza Salvatore Venanzio su Radical SR 4 Suzuki, il pilota campano in gara, ancora per oggi, con i gradi del Campione Italiano Slalom cuciti sulla sua tuta. Quinta piazza dopo i secondi 2520 metri contro il tempo per Emanuele Schillace su Radical SR 4 Suzuki davanti ad Antonio Casillo su Elia Avrio ST09. Giovanni Greco, settimo su Radical SR 4, precede Girolamo Ingardia, il più veloce tra i prototipi su Fiat 500 Suzuki. Noni con lo stesso tempo, 2’11” e 23 centesimi, Nicola Paola su Radical SR 4 e Gaetano Rechichi su Ermolli Suzuki.
Tutto è pronto per l’ultima manche, gli ultimi 2520 metri “tricolore” per dire chi, dopo Fabio Emanuele, scriverà il suo nome sull’albo d’oro dello Slalom Monte Condrò.