Il ruggito di Azcona a Imola

Lo spagnolo scatta ottavo rimonta sino alla vittoria davanti ad Antti Buri e al giovanissimo Ruben Volt
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Una gara piena di colpi di scena ha chiuso il quarto round del TCR Italy. Lo spagnolo di Volcano Motorsport fa valere la propria esperienza e, nel corso dei primi quattro giri di gara, recupera posizioni siano alla leadership. Nonostante i contatti e le safety car in pista lo spagnolo non lascia spazio ai suoi diretti inseguitori e, come successo lo scorso anno, conquista la vittoria all’Enzo e Dino Ferrari di Imola. Sul podio sale anche il finlandese di Target Competition Antti Buri, tra i più costanti nelle prestazioni di questa stagione. Grazie al secondo posto in gara 2 Buri balza al comando della classifica. Per la prima volta sale sul podio anche Ruben Volt, il giovanissimo pilota estone di ALM Honda Racing.

Sulle rive del Santerno Antti Buri prende subito il largo nelle prime fasi di gara con Baldan che insegue e Volt terzo. Azcona nel corso del primo giro riesce ad arrivare sino alla terza posizione mentre Brigliadori, con ancora problemi alla sua RS3 cede fino alla sesta piazza. Lo spagnolo di Volcano Motorsport è “on fire” e passa anche Baldan, lanciandosi all’inseguimento di Buri. Baldan sbaglia alla Tosa e viene infilato da Ruben Volt. Il veneto si trova in mezzo ad un gruppo scatenato con Stefanovski, Ceccon, Brigliadori, Leonov, Tavano, Vahtel e Kouril, tutti racchiusi in un fazzoletto. Azcona non si ferma e, nel corso del quarto giro,  passa anche Buri e si porta al comando con un sorpasso perfetto alla Villeneuve. Ceccon, nel frattempo, passa Stefanovski e insidia Baldan con il macedone che accusa problemi alla sua Hyundai cedendo il passo a Brigliadori e, poi, finendo largo in Rivazza 2 prima di rientrare ai box. Ceccon rimonta ancora e riesce a passare Baldan al Tamburello, mentre Brigliadori passa Leonov per la quinta piazza. Continua la sfortuna per Michele Imberti che è costretto a rientrare ai box dopo una foratura. Kouril infila Tavano per l’ottava posizione, in una lotta serrata che prosegue fino al termine della gara.

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Ceccon accusa un problema elettronico alla sua vettura e, alla Variante Alta viene toccato da Baldan. Il bergamasco, proprio a causa delle noie meccaniche, non riesce a farsi da parte con il veneto che, a sua volta, non può far nulla per schivarlo. Fortunatamente Baldan può continuare la sua gara, mentre il pilota di Aggressive Team Italia è costretto al ritiro dopo la vittoria in gara 1. Alla Rivazza Kouril arriva lungo nel tentativo di passare Brigliadori. Proprio il pilota cesenate è protagonista dell’episodio chiave della gara. Chiuso a sandwich tra Carminati e Tavano, il contatto al Tamburello è inevitabile con Brigliadori e Carminati che finiscono fuori, mentre Tavano viene solo toccato. La Safety Car entra in pista e ricompatta il gruppo sino a pochi secondi dal termine della gara. Alla ripartenza ancora emozioni, ma Mikel Azcona conquista la vittoria davanti a Buri e Volt.

Quarta piazza per Evgenii Leonov che, dopo il podio di gara 1, continua il suo weekend ad altissimo livello davanti a Baldan e Kouril che, però, viene penalizzato di 10’’ dai commissari sportivi scivolando nelle retrovie. La sesta posizione viene ereditata da Mattias Vahtel con la Honda Civic di ALM Honda Racing, mentre chiudono la top 10 Riccardo Romagnoli, le due Hoda di MM Motorsport con Ryba e Akhmadov e Salvatore Tavano.

Undicesimo e sempre più leader tra le DSG Denis Babuin che si avvicina a grandi passi verso il titolo tricolore. A completare il podio DSG Sabatino Di Mare, felice dopo un fine settimana in salita con un contatto contro le barriere durante le qualifiche e un problema con il carburante in gara 1, e Giorgio Fantilli, ancora una volta sul podio dopo i due terzi posti di Vallelunga.