Movisport sfiora il successo al Rally di Roma Capitale: Giandomenico Basso secondo assoluto

Il trevigiano è tornato in modo vibrante al via, da outsider, della gara valida per il tricolore rally con una prestazione d'effetto, vicina alla conquista del primo gradino del podio
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(Comunicato Ufficio Stampa)

 

Movisport ad un passo dal successo al 6° Rally RomaCapitale, nel fine settimana appena trascorso. Giandomenico Basso, in coppia per la prima volta con Moira Lucca, su una Skoda Fabia R5, ha “rischiato” di vincere la sesta prova del Campionato Italiano, valida anche per la corsa continentale, grazie ad una prestazione di spessore, ricca di contenuti tecnico-sportivi di forte interesse.

Assente da tempo dalla scena tricolore, Basso non ci ha messo molto a ritornare sui ritmi che ben conosceva, entrando subito nella lotta di vertice, finendo la contesa a soli 7”5 dal vincitore del rally Lukyanuk, ed aggiudicandosi il miglior scratch in tre prove speciali.

Rivelatosi quindi l’unico capace di lottare fino al traguardo per la prima posizione, Basso ha comunque trascorso due giorni movimentati in una gara caratterizzata dal ritmo molto alto e dalla durezza del percorso: dal cercare il miglior feeling con la copilota al doversi “vestire” la vettura ad altri inconvenienti, il trevigiano ha confermato nuovamente essere davvero uno degli anelli mancanti della corsa tricolore ed anche continentale.

“Un risultato che vale una vittoria - ha commentato Basso all’arrivo-  strepitoso, incredibile risultato. Abbiamo avuto pazienza in tutto, credetemi, in queste strade è molto difficile, ma anche esaltante. Certo, c’è l’amaro in bocca per una vittoria mancata d’un soffio, ma è stata una gara davvero esaltante!”

Se Basso ha disputato un grande rally a Roma, non è andata lo stesso bene sia a Gilardoni/Bonato che a Michelini/Perna.

Gilardoni, sotto i riflettori perché presentatosi al via con una nuova vettura, la Hyundai i 20 R5, ha finito l’impegno in una posizione non consona alle sue potenzialità, in una gara condizionata dalla sfortuna. Durante la seconda prova si è fermato per la rottura di un semiasse e per un cerchio danneggiato dal contatto con una grossa pietra, mentre si è rifatto, in parte, nella seconda giornata con prestazioni cronometriche interessanti, considerando che era al debutto con la vettura coreana. La sua posizione in classifica è ovviamente in retrovia, penalizzato dal fatto di essere stato riammesso alla gara con neppure due prove all’attivo. L’esperienza è servita per capire perciò la Hyundai i20.  

Michelini ha corso davvero poco: purtroppo, l’uscita di strada durante la seconda prova lo ha costretto al ritiro in una gara che invece voleva sfruttare per confermarsi ai vertici del tricolore.