Il Cir Auto Storiche attrae i rallysti

Nonostante la crisi, la serie Tricolore mantiene alto il numero dei partecipanti e le gare accrescono l'appeal

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09/05/2012 - Senza andar a scomodare Totò Riolo, il primo pilota a correre e vincere indistintamente al volante di auto moderne e storiche, sono diversi i rallisti in attività che si avvicinano alle competizioni di auto storiche.
Facile trovare tra i partenti di un rally storico il vicentino Franco Cunico, o il ligure Gabriele Noberasco, o il toscano Giovanni Galleni, diventati quasi degli habitué della specialità oltre ad essere campioni che il buon gusto di guidare forte non l’hanno mai messo da parte e tanto meno si tirano indietro quando c’è da impugnare il volante di una vettura storica.
Se è probabile vederli tra gli iscritti di almeno una gara storica all’anno, è altrettanto facile trovare giovani che guardano di buon occhio le storiche. A ben scorrere l’elenco iscritti, capita con più frequenza di individuare piloti provenienti dal Trofeo Rally Asfalto, dai Challenge di Zona o dai Trofei monomarca.

Lo scorso anno al 1000 Miglia Storico aveva debuttato il pavese Matteo Musti, che ora insegue i titolo con la sua Porsche.
Nella prossima fine settimana sarà la volta del valenzano Andrea Zivian, uno di quei piloti che proprio con il lombardo ha più volte duellato per l’affermazione nei rally moderni e che a Brescia esordirà con la Audi Quattro Gruppo 4.

Il veneto Tiziano Nerobutto è un altro che ha incentrato la sua stagione sul Trofeo A 112 Abarth, mentre Nicola Patuzzo è da poco rientrato nella serie Tricolore con la sua Porsche.

Da qualche tempo nel settore sta tirando aria nuova. Vento di cambiamento? La Pirelli se n’è accorta ed ha pensato bene di salire sul treno in corsa. Michelin, forte del suo prodotto sta a guardare e attende gli sviluppi.