Scatta sotto la pioggia la seconda tappa di Baia delle Ninfe

Prima giornata partita dalle cantine Sella e Mosca e conclusa ad Alghero con la Power Stage nel segno di Malucelli e Bernuzzi. Oggi alle 13 arrivo al Corte Rosada e cerimonia finale. 

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Sotto la pioggia scatta la seconda tappa di Baia delle Ninfe, prova di Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche CIREAS di scena tra Alghero ed il nord ovest del Sassarese. I quaranta equipaggi sono partiti da Fertilia e stanno dirigendosi verso  Villanova, sulla Villanova Mare e arrivo a Bosa con le scenografiche prove sul lungomare Temo, il corso e l’arrivo in Piazza IV Novembre. Poi ripartenza in direzione contraria ancora con passaggi a Villanova e Villanova Mare per arrivare all’ingresso di Alghero dove sul lungomare Balaguer sono previste una serie prove concatenate, fino al lungomare Rovigno e l’arrivo all’Hotel Corte Rosada. Location che prevede anche il pranzo finale e la cerimonia di premiazione. A fine della “due giorni” gli equipaggi avranno percorso circa 380 km sui saliscendi e gli affascinanti tornanti sul mare di una Regione, la Sardegna che è entrata di diritto nel cuore degli sportivi della Regolarità made in ACI Sport.

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La giornata di ieri ha dato i primi verdetti. C’è subito da sottolineare lo Start della prima tappa allestito da ACI Sassari e ASD Riviera Sport alle cantine Sella e Mosca, vero e proprio gioiello di storia cultura e tradizione enologica che affonda le sue origini a più di un secolo fa, quando due avventurosi piemontesi, l’ingegner Sella e l’avvocato Mosca innamorandosi del territorio, diedero vita ad una realtà oggi di eccezionale valore. 

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In questo contesto è scattata la prima tappa di Baia delle Ninfe che si è conclusa ieri sera al lungomare Barcellona di Alghero con la Power Stage nel segno di Andrea Malucelli e Monica Bernuzzi sulla Fiat Duna di Franciacorta Motori, con un distacco di appena 8 penalità da quel Maurizio Indelicato che su A112 della Rovigo Corse punta al consolidamento in RC4. Bene anche Sergio Mazzoleni e Silvia Gotti su Triumph e Roberto e Mario Crugnola su Fiat 508.