Alla 62 Monte Erice assegnati 11 titoli Tricolori

alla gara organizzata dall'Automobile Club Trapani anche il primato stagionale con 214 partenti. Nove Campioni in CIVM e 2 tra le Autostoriche. Pellegrino: «La gara, per il tracciato, si conferma come una delle più selettive»
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A motori freddi, la 62a Monterice si conferma come una delle gare più selettive del Campionato italiano velocità montagna. I risultati parlano chiaro. Nella cronoscalata che, lo scorso week-end ha regalato emozioni e spettacolo in diretta streaming ai tantissimi appassionati della velocità, sono stati assegnati ben 11 titoli di Campione Italiano nei diversi raggruppamenti.

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Sul podio: Simone Faggioli (E2SC), vincitore assoluto della gara, Christian Merli (E2SS), Achille Lombardi (Sportscar Motori Moto), Rosario Iaquinta (CN), Marco Gramenzi (E2SH), Lucio Peruggini (GT), Antonino Migliuolo (N), Vito Tagliente (RS Plus) e Andrea Currenti (Bicilindriche). «Anche i numeri di quest’anno hanno confermato come la cronoscalata di Erice sia una delle più ambite da parte dei piloti – ha commentato il Presidente dell’Aci Trapani, Giovanni Pellegrino – il tracciato è molto selettivo e regala emozioni a chi vi partecipa, tra tornanti e tempi».

Titoli Tricolori anche per Filippo Caliceti su Osella PA 9/90 BMW in 4° Raggruppamento e Giuliano Palmieri su Porsche 911 nel 3° Raggruppamento, nel round conclusivo del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche.

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«HA VINTO LA COLLABORAZIONE» - «La riuscita di questa 62a edizione della “Monterice” si deve, innanzitutto ai piloti che vi partecipano, ma anche alla piena collaborazione tra tutti gli enti coinvolti». Lo afferma il Presidente dell’Aci Trapani, Giovanni Pellegrino. Affinché tutto funzionasse, all’organizzazione hanno collaborato i Comuni di Erice e Valderice e il Libero Consorzio dei Comuni del Trapanese (ente proprietario della strada), col coordinamento della Prefettura. «La gara crea un vero indotto di turismo – commenta il Presidente Pellegrino – piloti e team di meccanici provenienti da ogni parte d’Italia vivono per quasi una settimana il territorio dell’agro-ericino. Magari è un flusso che sfugge ai più, ma i proprietari di strutture ricettive lo sanno bene. E, in questo tempo difficile che stiamo vivendo, ritengo sia davvero una boccata d’ossigeno», ha concluso il Presidente Aci Trapani.