Il fango del Due Valli tradisce Massimiliano Meneghetti

Una sinistra viscida, sulla quarta prova speciale, vede il pilota di Bassano del Grappa dire addio, a causa di una fatale toccata, ad un terzo posto di classe e di gruppo.
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(Comunicato Ufficio Stampa Massimiliano Meneghetti)

Il Rally Due Valli targato 2020 sarà ricordato come uno dei più selettivi della propria storia, con fango e nebbia che hanno mietuto vittime illustri, anche tra i navigati big del Campionato Italiano Rally e del Campionato Italiano WRC.

Nell'evento nazionale Massimiliano Meneghetti si presentava ai nastri di partenza con tanta voglia di allontanare quella nuvola fantozziana che lo insegue ormai da qualche trasferta.

Ritornato alla guida dell'eterna Renault Clio Williams gruppo A, messa a disposizione dalla locale Top Rally, il portacolori della scuderia Rally Team, affiancato da Samantha De Colle sul sedile di destra, partiva molto cauto sulla temuta “Cà del Diaolo”, deciso a prendere le misure ad un fondo estremamente scivoloso, ottenendo comunque un buon terzo tempo in classe A7.

Sulla successiva “Santissima Trinità” il bassanese si riconfermava, riuscendo ad agguantare già il gradino più basso del podio nella generale di gruppo A, consolidando la posizione al termine della prima tornata e con i distacchi parziali che iniziavano a dilatarsi sensibilmente.

 
“Siamo partiti con il solo ed unico obiettivo di arrivare” – racconta Meneghetti – “perchè il fondo era in condizioni disastrose ma, dobbiamo ammetterlo, ci siamo divertiti molto sul viscido. La prima prova siamo andati molto tranquilli mentre la seconda ci ha impressionato, non poco. C'erano macchine incidentate ovunque, sembrava che un camion avesse ribaltato della terra su tutta la speciale. Condizioni impressionanti ma, alla fine, il bello dei rally è anche questo ovvero sapersi adattare alle situazioni più diverse e difficili. Anche sulla terza non abbiamo mai spinto perchè non riuscivamo a scaricare a terra tutta la potenza. Il grip era vicino allo zero.”


Usciti dalla service area, di metà giornata, la classifica provvisoria vedeva Meneghetti al terzo posto di classe A7 e di gruppo A, una trentina i secondi da recuperare su chi lo precedeva.

Con il chiaro intento di sfatare un tabù negativo il portabandiera del sodalizio di Rosà tornava ad affrontare il secondo giro sulla “Cà del Diaolo”, reso insidioso dall'arrivo di una fitta nebbia.

Quando al termine della prova speciale mancavano poche curve arrivava la doccia fredda.

 
“Un nebbione pauroso sulla seconda Cà del Diaolo” – aggiunge Meneghetti – “ma abbiamo comunque aumentato il passo. A cinque, sei, curve dal termine siamo arrivati su una sinistra ricoperta di fango. Ho seguito una traccia che mi ha tradito perchè credevo fosse il ciglio ed invece eravamo a metà della sede stradale. Siamo scivolati di piatto ed abbiamo impattato, anche fortino. Quello che rode di più è che non stavamo tirando per nulla, sia perchè le condizioni del fondo non ce lo permettevano ma anche perchè volevamo soltanto arrivare alla fine. Ci stavamo prendendo la mano, sembrava di guidare sulla terra ed era tosto. Si sa che il Due Valli è una delle gare più selettive in Italia ed in queste condizioni lo è stata ancora di più. La nostra Clio era perfetta e ci spiace di non averla potuta sfruttare al meglio ma era molto facile commettere degli errori fatali. Non tutte le ciambelle escono con il buco no? Si dice così, di solito. Siamo abbastanza demoralizzati ma sappiamo bene come sono funzionano le corse.”