Dal CIAR Junior 2022 all’esperienza con la Scuola Federale nel 1° Stage Navigatori, la giovane emiliana si appresta al via della stagione 2025 dal Rallye Monte-Carlo: “dal divertimento sono arrivati gli obiettivi. Il percorso federale mi ha offerto metodo e professionalità”.
Sorriso smagliante e sguardo concentrato. Ha carattere Martina Musiari e non lo nasconde neanche troppo; dietro agli occhi chiari e i capelli raccolti s’intravede la passione sportiva di una giovane ragazza impegnata a raggiungere i propri obiettivi. Con 26 gare disputate nella stagione 2024, tra WRC, Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco e Campionato Italiano Rally Terra, Martina è una navigatrice tra le più impegnate del panorama italiano, appena emersa dal percorso con ACI Team Italia e la Scuola Federale ACI Sport. Dal debutto nel 2018, dopo aver gareggiato nel CIAR Junior 2022 – chiuso al quarto posto assoluto - al fianco di Edoardo De Antoni, la navigatrice di Parma ha partecipato lo scorso anno alla prima edizione dello Stage Navigatori. Nonostante un curriculum già interessante, nelle giornate di studio al Ciocco insieme agli Istruttori Federale Lorenzo Granai, Simone Scattolin, Giandomenico Basso e Piero Longhi, Martina Musiari ha portato via una buona dose di insegnamenti e consigli da portare sempre con sé nella borsa da “naviga”. Zaino pieno di risorse da sfruttare anche nella sua trasferta al Rallye Monte-Carlo, prima tappa del Mondiale che la vede impegnata questo fine settimana al fianco di Enrico Brazzoli sulla Skoda Fabia RS nel WRC2.
Perché hai scelto di fare la navigatrice? E soprattutto, quali sono i tuoi sogni?
“Ho iniziato a correre grazie alla passione che mio padre, anche lui navigatore, mi ha trasmesso. All’inizio è stato per gioco e per puro divertimento, ma con il tempo è diventato il mio più grande obiettivo. Il mio sogno è vincere un campionato mondiale”.
In che modo ha contribuito il tuo percorso con ACI Team Italia alla tua crescita professionale e sportiva?
“Il progetto ACI Team Italia a cui ho partecipato nel 2022 è stato fondamentale per fare un grande passo verso un metodo di lavoro professionale. Si tratta di un progetto ben strutturato, basato sul campionato italiano, che offre un’enorme opportunità di crescita grazie al confronto con altri equipaggi. Consiglio sempre ai giovani di prenderne parte, perché accelera notevolmente la formazione e l’acquisizione di esperienza”.
Quali dettagli del Corso Navigatori con la Scuola Federale ti hanno colpito maggiormente? Quale insegnamento o consiglio, o argomento toccato hai ritrovato utile in gara?
“Il primo Stage Navigatori della Scuola Federale è stata un’esperienza molto utile. È stato interessante confrontarsi sui dettagli e sui particolari che fanno davvero la differenza nel nostro ruolo. Ho ricevuto tanti piccoli, ma fondamentali consigli che mi hanno permesso di essere un passo avanti. Ho messo in pratica tutto ciò che mi è stato suggerito, e questi consigli mi hanno aiutato a semplificare e migliorare molto il mio lavoro”.
Hai mai pensato o provato a metterti alla guida?
“Ho avuto l’opportunità di guidare un paio di volte, ma non in un rally. È stato molto utile per comprendere meglio le sensazioni che prova il pilota durante una gara, sia a livello psicologico che fisico”.
Spesso si parla troppo poco dei navigatori e del ruolo centrale che hanno: secondo te, cosa aggiunge un navigatore alle qualità di un pilota e in quali aspetti può influire maggiormente?
“Il navigatore completa le doti tecniche e il talento del pilota, trasformandoli in performance a 360°. Il suo ruolo è fondamentale, non solo per dettare le note, ma soprattutto per gestire le regole del gioco, permettendo al pilota di concentrarsi completamente sulla sua performance. In questo modo, il pilota è libero da altri pensieri e può esprimersi al meglio”.
Hai dei riferimenti come navigatori? Dei professionisti da seguire?
“I miei principali riferimenti sono, senza dubbio, i navigatori italiani che sono riusciti a fare della loro passione anche un lavoro e una carriera. Guardo sempre con grande ammirazione le ragazze che corrono nel WRC, come Enni Malkonen e Janni Hussi: due giovani talenti che mi ispirano molto!”