Il pilota vercellese: "Nessun problema a passare dalla trazione posteriore all'anteriore. Il Mugello? Coi Prototipi percorrevo in pieno la Casanova-Savelli"
Vincere il TCR DSG è l'obiettivo di Matteo Roccadelli che dopo le prime due tappe del tricolore 2024 si trova al comando della classifica Under 25: "Non mi accontenterei a fine anno di vincere la classe, punto a conquistare il titolo assoluto", spiega il pilota piemontese al primo anno nella categoria dopo un passato nei Prototipi. Parla dal tracciato pavese di Cervesina dove sta collaudando la seconda Cupra Leon che debutterà al Mugello a metà luglio (pilota ancora da decidere): "Sto regolandola come l'altra. Questa vettura viene dall'India dove era destinata all'Endurance per cui era dotata di ABS che non è permesso nel nostro campionato".
Il debutto di Roccadelli è stato scoppiettante con la vittoria in gara 1 a Misano. "Ero andato in pista senza alcuna aspettativa e invece è arrivato un successo, merito di una macchina super a posto. Avevamo azzeccato la campanatura e l'angolo di convergenza per cui riuscivamo a sfruttare al meglio la C54 (le Hankook che hanno debuttato in quella gara; n.d.r.), tanto che ho vinto con dieci secondi di vantaggio. E avrei potuto ripertermi in gara due, se lo splitter anteriore non si fosse allentato. Pur sentendo delle vibrazioni sin dal terzo giro ero riuscito a recuperare su Alessandro Alcidi. Ma purtroppo a un giro e a una curva dal traguardo, l'elemento ha ceduto, squarciandomi la gomma e ho dovuto dire addio ai sogni di vittoria".
A Pergusa il ritorno alla gomma C52 non ha costituito di certo un assist. "Non abbiamo ovviamente la controprova, perché bastava sistemare la convergenza, ma forse avremmo potuto sfruttare ancora un po' di vantaggio. A Pergusa, comunque, il problema è che la squadra non era al completo: il mio capo meccanico Alberto Sechi era assente per un impegno che aveva già preso in precedenza; il mio ingegnere di macchina, Matteo Cavedoni, si era fatto male alla vigilia. Una difficoltrà in più. La pista? Conoscevo già Pergusa per averci corso con i Prototipi, è molto divertente. E se con le monoposto devi stare attento a percorrere le chicane, con le TCR potevo dare spazio al mio stile di guida arrogante, sporco". Costretto a saltare gara 1, nella seconda ha chiuso sul terzo gradino del podio assoluto alle spalle di Paolo Silvestrini e di Luca Franca. "Il passaggio dalla trazione posteriore all'anteriore? All'inizio ho dovuto metterci un po' di impegno, ora accuso qualche difficoltà solo nei tornantini, come al Carro di Misano, perché in uscita al contrario dei Prototipi, dove schiacciavo in uscita a fondo sull'acceleratore, ora devo dosare il gas".
Prossima tappa: Mugello. "Una delle mie piste preferite, con il Prototipo facevo in pieno Casanova-Savelli, una goduria. Il bello di quella pista è che provi emozioni di pancia".
Rivali per il titolo? "Direi Franca ma in ottica campionato Alcidi ha dimostrato di avere la continuità necessaria, tutto noi dovremmo gestire la macchina come fa lui per puntare al campionato. Certo che vincere il campionato al debutto sarebbe il top. Come gara 1 a Misano".