" /> TCR ITALY TOURING CAR CHAMPIONSHIP - <p>Franca, leader del DSG: "Per vincere il titolo mi metto pure a dieta"</p>

Franca, leader del DSG: "Per vincere il titolo mi metto pure a dieta"

Intervista al pilota di Aikoa: "Rendo 15-20 chili ai rivali, devo perdere peso. Roccadelli e Scionti gli avversari più temibili ma non possono più sbagliare niente. Qualifica determinante per i punti e per stare lontano dai guai"

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Insalata, verdura e...corse: Luca Franca, 33 anni, ha deciso di mettersi a dieta perché ora che si trova in testa al campionato vuole fare di tutto per mantenere la leadership, anche ridurre, per quanto possibile la differenza di peso nei confronti degli avversari. Lavorando nell'officina di famiglia a Cattolica, non gli sarà difficile. "Facendo tanti servizi, lavoriamo tutto l'anno - sottolinea il pilota di Aikoa - chiaramente adesso con l'alta stagione tutto viene amplificato: revisione, officina e quant'altro. Siamo strapieni". Per le vacanze ci sarà tempo. 

Franca, ancora una volta è mancata la vittoria ma il fine settimana si è rivelato altamente positivo, no?

"Sì ho raccolto due podi e mi ritrovo in testa al campionato. Sono arrivato al Mugello con 10 punti di svantaggio e sono ripartito con 41 di vantaggio. Poi, chiaro, questa vittoria non vuole arrivare ma io ho fatto il massimo e la costanza mi sta premiando. Se la vittoria poi arriva, è meglio, ma l'importante è il titolo".

Al Mugello sosteneva che la Cupra avesse un vantaggio: era una situazione contingente o ritiene che sarà così anche nelle prossime tre gare?

"Sono preoccupato perché non si era visto sinora delle Cupra che tenessero testa alle Audi sui tratti veloci. Anche in accelerazione e trazione hanno avuto un vantaggio enorme e zero problemi con il consumo delle gomme. Io ho dato il massimo e mi sono fermato a 10", le altre Audi a 20-25". Confido nel Balance of Performance. Per quel che mi riguarda, cercherò di ottenere più podi possibili".

Alla luce di quanto sostiene, ritiene che il principale avversario resti Mattia Roccadelli?

"Ho sempre pensato sin da Misano che Roccadelli fosse il mio punto di riferimento perché è il più veloce al di là degli episodi sfortunati che gli sono capitati".

E Scionti, qualora dovesse confermare la presenza in campionato?

"Si è dimostrato velocissimo, ha esperienza. Ed era veramente impossible arginarlo lo scorso fine settimana. Però, se continuerà, avrà a bordo 40 chili di zavorra e non sarà facile nemmeno per lui. E comunque, non avendo partecipato ai primi due fine settimana, non avrà possibilità di fare scarti. Anche Roccadelli è un po' indietro perché ha avuto dei problemi. Io rispetto a loro nei prossimi tre fine settimana di gara posso permettermi di non arrivare e di guadagnarci, tenendo gli scarti per fine campionato, loro invece non possono più scartare niente. Da questo punto di vista sarei in vantaggio".

 

 

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Ora come intendete lavorare sulla vostra Audi?

"Beh noi dobbiamo migliorare, guadagnando 3-4 decimi al giro. Il bilanciamento al Mugello non era ottimale ma anche lo fosse stato, non sarebbe bastato per colmare il divario con le Cupra. Cercheremo di migliorare i punti deboli della nostra vettura. E io di perdere qualche chilo in vista di settembre perché l'Audi è già più pesante della Cupra e il peso minimo, che comprende anche il pilota, ci sfavorisce. Perché al netto peso 15-20 chili in più dei mei rivali". 

Che strategia adotterà nelle prossime tre gare? Attacco o difesa?

"Credo che sia troppo presto parlare di strategie conservative perché sei gare sono tantissime. In ogni fine settimana ci sono 95 punti in palio tra gara e qualifica. La strategia sarà spingere in qualifica perché regala tanti punti e poi, partire davanti, vuol dire non stare a centro gruppo e ho visto, in gara 2 con l'inversione di griglia, quanto sia difficile superare, anche se hai po' di vantaggio. Non è scontato rimontare e si può rischiare di restare invischiati in qualche incidente".

Aikoa è in testa in entrambe le qualifiche.

"Il team sta rispecchiando i valori in campo. I meccanici vengono tutti da team che hanno primeggiato nell'Europeo e nel Mondiale, tutta gente che sa quello che fa. Il materiale c'è ed è sempre a posto. Ma non basta solo quello perché il livello del DSG quest'anno è fenomenale, sono quasi tutti più giovani di me e non mi era quasi mai capitato in carriera. Quindi ci vuole mezzo meccanico, preparazione, competenza e il pilota. Perché il livello, ripeto, è veramente alto. Basta poco per ritrovarsi dalla zona podio a metà classifica".

Delle prossime tre piste qual è quella che predilige?

"Imola, che è la pista che reputo bella quanto il Mugello. Anche se, essendo stretta, in gara non è congeniale alle lotte come il Mugello. Invece quella che potrebbe favorire la mia Audi è Monza, essendo una start&stop: tutte frenate forte, ripartenze e velocità in rettilineo".