" /> TCR ITALY TOURING CAR CHAMPIONSHIP - <p>Ghermandi, a Monza soffia il vento dell'Est</p>

Ghermandi, a Monza soffia il vento dell'Est

Il bolognese che corre nella serie dell'Europa Orientale: "Bisogna far passare il messaggio ai giovani che le nostre TCR sono le stesse macchine che corrono in pista. 

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MM Motorsport schiererà quattro Honda Civic FL5 nell'ultimo appuntamento stagionale del TCR Italy 2024 in programma all'Autodromo Nazionale Monza dal 25 al 27 ottobre. Accanto a Jacopo Cimenes, Luciano Martinez e Marco Pellegrini ci sarà infatto Giacomo Ghermandi, bolognese, 39 anni, che è reduce dal campionato Est Europa. 

"So che ai piloti piace accampare scuse, ma quest'anno siamo stati davvero sfortunati. Peccato perché da quando corro, non sono mai stato così veloce. Sin da inizio stagione, sono stato sempre nei primi tre posti. Ho realizzato la pole a Most, siamo stati secondi, terzi e quarti in gara. Però ho raccolto solo un podio. Nell'ultima gara al Salzburgring ero in testa e ho forato all'ultimo giro. Allo Slovakia Ring ho rotto due motori, in un'altra gara ho rotto due turbo. Insomma mi sono trovato al traguardo troppe poche volte, non ho raccolto purtroppo ciò che ho seminato".

Perché decide di correre anche il TCR Italy, seppure saltuariamente?

"Perché per me è una festa. Ogni anno c'è la gara di casa, normalmente partecipo almeno a due gare all'anno. L'anno scorso Imola, due anni fa, oltre al Santerno, Vallelunga. Purtroppo quest'anno Imola si disputava in concomitanza con una corsa dell'Est Europa. Quindi farò Monza, un po' più distante da casa, ma sempre una festa perchè vengono gli sponsor, gli amici. Ed è bello rientrare in patria e potersi confrontare con gli amici, capire quanto si è migliorati anno dopo anno".

Oltretutto il campionato italiano è molto affollato.

"Bisogna prepare bene la gara perché, se sbagli la qualifica, è facile perdere 7-8 posizioni in tre, quattro decimi, quindi bisogna essere molto precisi. Sono entusiasta  perché Monza è una pista molto difficile per quanto sembri il contrario e invece è la più complicata di tutto il campionato. E saremo tutti super vicini". 

Lei cosa chiede a questa gara monzese?

"Non ho aspettative, vengo per divertirmi e fare bene e poi vediamo come andrà a finire".

Nel vostro campionato c'è tantissimo pubblico.

"E' la motivazione principale per cui corro in Est Europa, purtroppo in Italia abbiamo solo la Ferrari. Là c'è una cultura del Turismo che non ha eguali. Ai box ti cercano per fare gli autografi, ho fans in tutto l'Est Europa. In Italia manca un po' di cultura. Bisogna, secondo me, insistere di più sui contenuti social per catturare i giovani. Il messaggio che deve passare è che noi corriamo con le stesse vetture che i giovani usano per strada come la Honda Civic Typer R o l'Audi RS3 sono le loro macchine. Il nostro compito è quello di renderlo noto, di far comprendere che la nostra è la categoria più divertente che esista perché ci sono le sportellate"