Ricordi di Marca, nell'attesa della sfida tricolore

Travaglia ha il record di vittorie, Gasparotto di podi, Tovena di presenze. Basso vinse il Trofeo Cinquecento e Raikkonen beccò una multa a Miane
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(comunicato ufficio stampa Rally della Marca - foto Bettiol)

Ingannare l’attesa aspettando il 38° Rally della Marca, da giovedì (ricognizioni) a venerdì e sabato (gara), terzo atto del Campionato Italiano Rally Asfalto 2022. Viene bene scrutare il sito ewrc-results.com, che per i rallysti andrebbe tutelato come patrimonio Unesco, senza trascurare i meriti giganteschi del nostro rallylink.it. Quando il “Czech online database website” (come lo chiama wikipedia) questo inverno rimase muto per alcune settimane, fu il panico tra gli scribacchini che hanno bisogno di reperire in fretta informazioni d’archivio. Magari qualcuna non è proprio precisa, ma le tracce sono fondamentali per orientarsi. Così spulciando tra i titoli di testa balza subito all’occhio che il record di vittorie appartiene a Renato Travaglia (5), un fatto peraltro assolutamente ri-Marca-to ogni volta che arriva l’appuntamento con la nuova edizione, quello dei podi a Massimo Gasparotto (9), cui non è riuscito l’agognato poker di successi nonostante l’indomita grinta. Il maggior numero di partecipazioni è appannaggio al momento di Diego Tovena (21), driver di Valdobbiadene che però stavolta non timbra, quello degli scratch appartiene a Marco Signor (21) che può invece incrementare, mentre Luca Pedersoli e il comasco Paolo Porro sono in testa alla classifica dei “rally leaders” (21), la quale conteggia i primati provvisori. Annovera solo un paio di presenze Giandomenico Basso nella gara di cui oggi è comproprietario, dato che il suo talento l’ha portato nei maggiori lidi tricolori e internazionali. In particolare ricorda quando nel 1998 s’impose nel Trofeo Fiat Cinquecento, trampolino di lancio per una carriera di prestigio assoluto e ancora aperta a ulteriori traguardi. E come dimenticare che il Marca fu teatro “una tantum” addirittura per Kimi Raikkonen, anno 2009, grazie ai buoni uffici del Motoring Club di Sernaglia. Il finlandese si era preso una vacanza dalla Formula 1, ma senza troppa fortuna nei rally e nemmeno a Treviso gli girò bene: prima una multa a Miane durante le ricognizioni per invasione di corsia, poi una toccatina nella ps 3 con posteriore destra ammaccata di una Grande Punto Abarth. Niente di grave, però decise di sfilarsi dalla corsa prima che il tifo facesse ressa al parco assistenza. In sala stampa un attonito Carlo Vanzini, allora inviato di Tele Montecarlo: “Ma come, Kimi già se n’è andato?”.