C.I. ACI ESPORT PROTOTIPI IRACING. LE MANS È DI BEU. AGNELLO CHE GARA! LEO, PRIMA INCANTA POI IL DISASTRO.
SRC Mivano si aggiudica anche la seconda posizione in classifica finale, ma Wave Italy Racing Team agguanta la terza con la gara perfetta di Dario.
Niklas Beu chiude il Campionato Italiano ACI ESport Prototipi 2023 su iRacing con una prestazione da urlo, bissando con merito l’altrettanto meravigliosa vittoria sul circuito di Spa-Franchorchamps. Sarà il fattore endurance o qualche altra diavoleria, sta di fatto che sulle gare più lunghe il tedesco è riuscito a mostrare maggior concretezza, pur sempre parlando di un andamento che lo ha portato a prendersi la seconda posizione finale con due vittorie e, soprattutto, 5 podi in 7 gare. Insomma, un piccolo alieno battuto solo da un altro extraterrestre, Edoardo Leo; quest’oggi da 10 e lode in pagella fino ad una manciata di curve al traguardo, ossia fino al grande patatrac del tutto inatteso e che ha buttato letteralmente al vento non solo il quarto podio di Hamilton, ma anche la quarta posizione dello stesso compagno in classifica generale, spodestato per soli tre punti da un altro uomo squadra, Andrea Barilaro.
E il fattore team è tra gli aspetti più importanti di questo campionato, a memoria mai così dominato come la SRC Mivano Corse quest’anno. 243 i punti di vantaggio sulla IGP Bluck Duck con due podi totalmente monopolizzati e sei dove almeno due piloti si sono fatti compagnia. Una concorrenza letteralmente spazzata via che ha avuto però il merito di non aver mai mollato, anzi, di averle provate davvero tutte per ostacolare in parte l’egemonia dei primi della classe.
Su tutti Dario Agnello giunto terzo in classifica generale, capace di impensierire più volte gli avversari non solo grazie al talento ma anche con strategie e condotte di gara differenti spesso favorevoli. Dalla gara di Le Mans si può trarre l’esempio più lampante: a sensazione più lento dei primi non si risparmia a inizio gara inscenando con Barilaro uno tra i duelli più belli di questa tappa. Senza esclusioni di colpi, cedendo la posizione solo dopo averla prima conquistata e successivamente difesa con grande maestria.
Successivamente accetta a testa bassa il sorpasso di Leo al giro 16 continuando il suo ritmo gara che lo porterà nel secondo e decisivo pit stop a fare decisamente la differenza, splashando quel poco di benzina sufficiente per fargli terminare gli ultimi 15 minuti di gara prendendosi la seconda posizione che difenderà da vero campione! Tra le note più belle di questo campionato c’è da ricordare anche l’ottimo andamento del team IGP Black Duck, sicuramente tra le sorprese più inattese, con Aurucci, Leonardi e Caroleo capaci di giocarsela più volte la nelle primissime posizioni.
A conti fatti è mancata probabilmente un po’ di costanza in più, anche se il bilancio finale annovera due podi per Aurucci ed uno, ottenuto proprio qui in Francia, fantastico, per Federico Leonardi. Per quest’ultimo si tratta di una piccola grande vittoria, tenuto conto degli ultimi risultati non proprio confortevoli, ripagati appieno da quest’ultima gara corsa sempre al limite e difesa alla grandissima in quel finale thriller con Antonino Sgrò, alle sue spalle col coltello tra i denti. Per la prima guida del team G-eSport l’andamento non da ritenersi particolarmente positivo, riuscendo a mostrare solo in parte le qualità che tutti gli riconoscono. Ma queste sono le corse. E questo il verdetto di un campionato capace di regalarci ancora una volta emozioni incredibili, soprattutto grazie ad Edoardo Leo. Il nostro campione italiano della categoria prototipi!
Alla prossima e... viva ACI ESport!
C.I. ACI ESPORT GRAN TURISMO SU IRACING. LOMBARDI INCANTA IMOLA. BRISTOT SECONDO E NUOVO LEADER IN CLASSIFICA.
Marcenò, errore in qualifica e incidente in gara, viene penalizzato e termina solo nono. Tommaso Carlà, magia al box.
La quarta tappa del Campionato Italiano ACI ESport Gran Turismo 2023 su iRacing sul circuito di Imola ci ha regalato un altro epilogo a sorpresa, non tanto nel vincitore Dino Lombardi, si sa un fenomeno, bensì nella trama dantesca nella quale è incappato Simone Maria Marcenò, partito dall’inferno, in 24° posizione, spedito veloce verso il Paradiso con quel recupero tanto atteso, ma mai banale, per piombare nel purgatorio dopo quell’errore, fatale su Murgia, pagato carissimo con quei 15 secondi di penalità che da 4° al traguardo lo vedranno scendere fino alla 9° posizione. Ed è così che il campionato porta alla ribalta, con prepotenza, il terzo incomodo, Andrea Bristot, secondo al traguardo, ma leader di una classifica che lo vede davanti proprio al duo Altus Esports con 9 punti su Lombardi e 13 sul siciliano. Per il pilota MAG-Performance SRT si tratta di un altra prova di grande personalità, condizionata però da quell’inizio gara vissuta alle spalle di un coriaceo Spalletta, più lento, ma autore di una difesa a dir poco esemplare, che lo ha visto costretto a perdersi velocemente la sagoma di Dino Lombardi all’orizzonte. Sarebbe comunque cambiato poco perché oggi il pilota Altus era di gran lunga il più veloce in pista spazzando via una concorrenza alla voce non pervenuta. Ed è così che il campano si prende la terza vittoria su quattro gare, col rimpianto mai svanito del Nurburgring, con la consapevolezza però che il campionato sia entrato ora nel suo vivo e che molto, se non tuto, dovrà essere ancora scritto.
Quando tutto è ormai deciso avviene il sorpasso di Bristot su Spalletta, bellissimo per pianificazione e cura dei dettagli, con quegli incroci di traiettorie che li porteranno dapprima uno al fianco dell’altro, a percorrere insieme curve in realtà complicatissime, per vederlo infine affondare il colpo, anche con un pizzico di prepotenza, alla Tosa, prendendosi non solo la seconda posizione ma anche quel warning dalla direzione gara che sintetizza un po’ il suo stato d’animo.
In tutto questo c’è un pilota abituato a ben altre posizioni e quantomai indaffarato a risalire la china. E, come prevedibile, ci stava riuscendo anche alla grande, almeno fino al sorpasso su Murgia, avvenuto con un pizzico di impazienza, pagato caro dal pilota MAG e carissimo da Simone, con quel risvolto già commentato prima. Il rammarico è non averlo visto fin da subito duellare col compagno, considerato soprattutto il suo ritmo gara a strada libera ripagato col giro più veloce, tra parentesi gli unici due in grado di scendere sotto il muro del 41.
Per chiudere, impressionano gli ultimi giri con ben 6 piloti, Lao, Madesn, Marras, Manfredotti e Ponta capitanati dal solito Spalletta, racchiusi in neanche due secondi a darsi battaglia. Tutti molto veloci e corretti, che sintetizzeranno al meglio il puro significato di adrenalina e bellezza verso il simracing. Da applausi! Tra le note statistiche c’è da osservare la presenza di tre marche diverse sul podio, ahinoi ovviamente tutte tedesche, con la bella sorpresa di Carlà, terzo, il quale va assegnata d’ufficio la palma di “men of the box” per quella mossa strategica nel tardare più degli altri il suo ingresso ai pit valsa il suo primo podio stagionale. Non male caro Tommaso, veramente non male.
E adesso che mancano tre gare alla fine di questo campionato, coi punti che valgono come oro colato, siamo pronti a reimmergerci nella nostra trama dantesca. Tre gare come i piloti che si daranno battaglia per quell’unico posto là in Paradiso, per noi motivo di spettacolo, per loro Olimpo e gloria da qui all’eternità. Che il viaggio abbia inizio.
Scatenate l’inferno!