Italian Baja 2024, il tuo giardino è il mondo

Da oltre 30 anni una passione senza confini a Pordenone
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Aci Italia auspica fortemente il ritorno alla titolarità iridata


Pordenone, 27 giugno 2024_ Quest’anno si corre per la Coppa Europa Fia. Suona strano per l’Italian Baja che dal 2011 al 2023 è stata valida per la Coppa del Mondo Fia Cross Country Baja. Andando a ritroso nella sua storia gloriosa ormai ultratrentennale, c’è anche la validità della Coppa del Mondo Rallies Tout Terrain dal 1994 al 2003, ciclo terminato per questioni extrasportive che nulla ebbero a che fare con l’organizzazione del Fuoristrada Club 4x4 Pordenone e con il profilo organizzativo della competizione.

Riconquistare la titolazione iridata fu poi questione di tenacia, determinata tangibilmente da ulteriori investimenti privati  per una gara che non viene organizzata alla Federazione nazionale Aci. Un unicum rispetto al Gran Premio di Formula 1 a Monza, al Gran Premio dell’Emilia-Romagna, al Rally mondiale di Sardegna. Però Aci Italia e Aci Pordenone non hanno mai mancato il loro sostegno ed il loro marcato supporto alla principale gara cross country del Bel Paese, ed ora auspicano fortemente che la competizione torni al più alto livello delle competizioni Fia, tenuto conto del suo valore intrinseco, dei suoi meriti sportivi, della capacità indubbia di promuovere il territorio e capace di generare un indotto molto significativo per le attività ricettive di Friuli Venezia Giulia e Pordenone. Aspetto questo assolutamente non trascurabile perché sport e turismo da sempre, vanno a braccetto e trainano settori economici, con alberghi pieni e attività enogastronomiche che pullulano di ospiti internazionali e nazionali grazie all’Italian Baja.

“E’ chiaro che certe decisioni vanno oltre le dinamiche di un singolo evento e dipendono da valutazioni più generali, più complessive”, puntualizza Gianluca Marotta, Presidente della Commissione Off Road & Cross Country Rally di Aci Sport. “Tuttavia, proprio perché siamo consapevoli dell’importanza d’Italian Baja, della sua storicità, di quanto abbia contribuito alla nascita di altre competizioni analoghe nel Continente, oltreché, ovviamente, a far sbocciare e crescere di livello dello stesso Campionato Italiano di specialità, auspichiamo fortemente che le venga al più presto riconosciuta dalla Fia nuovamente la massima titolarità iridata internazionale. Con questo obiettivo stiamo lavorando in seno alla Commissione, ma è un impegno che coinvolge Aci Italia nei suoi vertici. Mi piace ed è  saliente ricordare i campionissimi che hanno corso in Friuli negli anni ’90, da Edi Orioli a Pierre Lartigue, Jean Louis Schlesser, Hiroshi Mausoka, Jutta Kleinschmidt, Kenjiro Shinozuka, e tanti altri nomi di spicco. Poi nel nuovo millennio Boris Gadasin e Krzystof Holowczyc, addirittura Stephane Peterhansel, re della Dakar che però qui non è mai riuscito a vincere. In epoca più recente Nasser Al Attiyah e Yazeed Al Rajhi, pronti a rinnovare il duello se solo ne daremo loro l’occasione. Nel 2025 l’Italian Baja deve tornare mondiale! Una nazione come l’Italia lo merita, cosi come merita lo staff organizzativo della storica competizione friulana”.

(comunicato privo di valore regolamentare a cura dell'ufficio stampa Italian Baja)