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La storia della moda italiana – che fa scuola nel mondo – e quella dell’Emilia Romagna sono strettamente intrecciate. Da qui provengono tanti dei nomi che esportano il Made in Italy in ogni angolo del globo. Magari partendo da una piccola e locale attività imprenditoriale che, con coraggio e determinazione, si trasforma in una realtà internazionale. E’ il caso della vicenda di Ada Masotti – soprannominata “forbici d’oro” per le sue straordinarie doti tecniche nella realizzazione di prodotti all’avanguardia – e del suo laboratorio di corsetteria che apre a Bologna nel 1954, rifacendosi a una tradizione che nella città delle due torri risale fino al diciassettesimo secolo. Da questo nocciolo iniziale crescerà il marchio che oggi il mondo ci invidia, La Perla. Un nome ispirato – scopriamo – dalla scatola foderata di velluto rosso in cui presentava le sue creazioni come se fossero gioielli preziosi.  Pur portando sulle spalle una tradizione secolare, la neonata casa di produzione non è rimasta mai ferma, fossilizzata su prodotti antiquati, ma ha saputo – già con la rivoluzione dei costumi degli anni Sessanta – aggiornarsi, non solo seguendo le mode in arrivo dalla Swinging London, l’ombelico del mondo in quel decennio, ma imponendone di proprie. Aprendo, in questo modo, la strada all’azienda contemporanea che vanta trenta negozi in tutto il mondo e conserva, anche se la proprietà è oggi straniera, un’impronta al 100% italiana.