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La manifattura, in Emilia-Romagna, è, storicamente, una delle voci più importanti nel comparto del lavoro. Nonostante le difficoltà generali, qui acuite anche dalla terribile alluvione che ha colpito alcune delle aree maggiormente industrializzate della regione, la produzione non è diminuita negli ultimi mesi. Qualche difficoltà si è avuta per le piccole imprese, mentre quelle grandi hanno mantenuto, nel 2023, gli stessi standard dell’anno precedente.

Il primo, vale la pena di ricordarlo, che si può calcolare con maggiore sicurezza, visto che ci ha accompagnati fuori dalle tragiche conseguenze della pandemia di Covid, che così tanto ha impattato l’economia globale. Secondo lo studio realizzato anche per l’anno passato da Confindustria, infatti, nel 2023, le esportazioni della manifattura regionale hanno raggiunto la quota complessiva di 82,872 miliardi di euro. Un dato significativo che rappresenta il 13,9% dell’export nazionale e che ha fatto registrare, rispetto all’anno precedente, un importante incremento dello 0,8%. Proprio l’industria dei mezzi di trasporto, con una crescita percentuale dell’11,5% è tra quelle che hanno registrato la crescita maggiore, affiancando altre storiche forze produttive dell’Emilia-Romagna come il settore dell’alimentazione, che. a sua volta – ha conosciuto un passo avanti del 5,5%. In crescita anche il dato sull’occupazione industriale che ha visto l’impiego di 10.800 lavoratori in più rispetto al 2022, una crescita del 2%. Nel complesso, il manufacturing di queste terre impiega oltre mezzo milione di persone, confermandosi forza trainante dell’intera economia regionale.