Tuscan Rewind 2020: Stefano Marrini costretto al forfait

Dalle sue parole il bilancio di una stagione vissuta perennemente in bilico.
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(Comunicato ufficio Stampa Stefano Marrini)

"Parafrasando Piero Chiambretti, per quanto mi riguarda comunque vada sarà un successo. " - Dichiara Stefano Marrini
" Come annunciato ai test in Valtiberina di Giugno, assieme ai miei collaboratori abbiamo colto al volo questa opportunità. Una occasione logisticamente molto allettante per noi, ma che in fondo in fondo speriamo tutti si sia trattato di una combinazione più unica che rara. Qualcosa che non torni più insomma. " Ti riferisci all'emergenza SARS-CoV-2/COVID-19?
" Ovviamente sì. In questi mesi, in questo 2020 abbiamo vissuto più o meno tutti una situazione tremenda e sconosciuta, che ci ha spinti gioco forza a riflettere, a cambiare e rivalutare molte nostre priorità e incrollabili certezze. Sorvolando su tematiche economico-politiche, voglio concentrare il focus di questa mia riflessione sul solo motorsport. Oramai io sono quello che si dice un dilettante, ma tecnicamente mi reputo un pilota professionista nel senso che ogni mia gara rientra nel novero delle mie attività, della mia professione. Per me è sempre un divertimento ed è un piacere unico mettermi ancora al volante, ma rimane pur sempre un'azione promozionale per le mie attività, le mie mountain bike, per l'officina, per tutti i miei partner tecnici e per i miei sostenitori. Quindi, al volante di una macchina da rally come nella vita di tutti i giorni io rimango un imprenditore, come tanti. E come tanti imprenditori, quando mesi fa tutto si fermò di colpo ho cercato e abbiamo cercato assieme altre forme di collaborazione, di crescita oltre la semplice sopravvivenza fine a sé stessa.
Abbiamo subito avviato in zona Arezzo/Toscana un servizio di coordinazione/produzione/distribuzione di presidi sanitari di base, poi ampliato al resto d'Italia. Con la nostra piccola parte ci auguriamo di aver contribuito, speriamo, ad aiutare la comunità ad affrontare i primi mesi di pandemia mondiale. E ancora lo stiamo facendo. Mi sono dilungato in questa introduzione perchè la ritengo importante per capire come, in seguito, abbiamo accolto con entusiasmo la ripresa delle attività sportive e dei nostri rally. Da fuori, non tutti hanno compreso appieno la situazione e la necessità di provare a trovare una soluzione accettabile, un compromesso provvisorio che ci permettesse di ripartire non solo economicamente, ma anche agonisticamente. E il compromesso migliore che si potesse imbastire in queste condizioni ce l'ha offerto ACI Sport su un piatto d'argento, con un mini campionato terra ridotto a soli quattro rally, racchiuso in meno di quattro mesi e concentrato in centro Italia. Soprattutto questa ultima caratteristica è quella che ci ha fatto accendere la lampadina e decidere di buttarci in questa avventura. "

Sempre presente in eventi spot come la Dakar o altri rally prestigiosi in giro per il mondo, Stefano Marrini era assente da parecchi anni in una serie completa. A inizio Agosto il CIRT - Campionato Italiano Rally Terra 2020 scatta così dal Rally Città di Arezzo, Crete Senesi e Valtiberina, che Marrini affronta assieme a Roberto Mometti centrando subito un buon 2° in N4-4RM. Valido anche per il TER - Tour European Rally, il rally di casa consegna a Marrini e Mometti la leadership provvisoria in TER Production.
Ma Stefano Marrini non si lascia tentare dalla chimera continentale e si presenta al successivo San Marino Rally ritrovando al suo fianco Matteo Braga. Il rally del Titano non è generoso con i due che, dopo una penalità accumulata a causa di alcuni problemi elettronici alla loro Lancer in avvio di gara, rimontano e chiudono al 3° posto di categoria. Non è una vittoria, ma questo piazzamento catapulta Stefano Marrini al comando della classifica provvisoria Coppa N4-4RM.
Si va quindi a Cingoli per il Rally Adriatico, dove debutta un equipaggio inedito con l'esperto Giovanni Frigerio a fianco di Marrini. Con ben dieci vetture N4-4RM al via, il rally marchigiano si presenta come una occasione preziosa per provare a distanziare un po' la concorrenza. Il feeling tra Marrini e Frigerio scatta subito con un 4° di gruppo sulla prima prova speciale. Il vincitore del primo tratto cronometrato, lo Sloveno Darko Peljhan, scava subito un solco di quasi 11" sul 2°: Emanuele Silvestri. Ma tra Silvestri, il 3° Stefano Guerra e Marrini il distacco è minimo. Marrini e Frigerio si lanciano quindi in maximum attack sulla seconda prova speciale. In una sinistra malandrina e che si rivela fatale per molti, la Lancer n.45 scivola in staccata impattando rovinosamente con il posteriore contro un terrapieno. Il danno al cronometro è insignificante, ma conseguenza del violento contatto dopo poche centinaia di metri il paraurti posteriore si stacca del tutto e il pneumatico posteriore destro stallona. Con un fondo oltremodo scivoloso i due decidono di fermarsi in prova per sostituire la gomma, accumulando un distacco di quasi quattro minuti e mezzo e scivolando in decima posizione, ultimi di categoria. Un ritardo pesantissimo per un rally troppo sprint, ma Marrini e Frigerio non mollano e a caccia di una rimonta impossibile firmano un 3°, un 2°, vincono la categoria sull'ultimo impegno cronometrato e chiudono al 7° posto finale in N4-4RM.

 "Un vero peccato, la giornata era partita male ma in condizioni meteo che adoro, con fondo molto insidioso ed impegnativo. Dopo l'errore sulla PS2 sono riuscito a guidare al meglio, ci siamo anche divertiti e abbiamo segnato degli ottimi tempi. La vittoria finale è andata alla wild-card slovena Peljhan seguito dal veloce, ma fuori campionato, Silvestri. Classifiche alla mano, con Rigo 3°, Tarantino 4° e Bardini 5°, abbiamo fatto un po' di conti e siamo ripartiti da Cingoli convinti di aver conservato comunque con il nostro 7° posto la leadership provvisoria di coppa N4-4RM, e invece ... "

Invece, gareggiando per la serie RaceDay, a Cingoli Peljhan e Silvestri hanno potuto utilizzare carburante diverso da quello imposto dal regolamento CIRT, risultando però totalmente trasparenti ai fini del Campionato Italiano Rally Terra. In questo modo tutti gli equipaggi CIRT classificati dietro di loro hanno guadagnato due posizioni. Dal 7° al 5° Marrini e Frigerio hanno racimolato qualche punto in più, però ovviamente ne hanno beneficiato anche gli altri. Riccardo Rigo da 3° a 1° e James Bardini da 4° a 2° alla fine hanno lasciato le Marche con i punti necessari per superare Marrini e condividere la leadership provvisoria di Coppa N4-4RM.

" Va bene così. I miei avversari hanno dimostrato ampiamente la loro competitività e ad un solo rally dal termine il mio distacco dal duo in testa a pari merito è di soli 2 punti. Sono pochi, ma con il gioco dello scarto e del coefficiente finale maggiorato del Tuscan l'impresa di portare a casa il trofeo si è fatta davvero molto complicata. "

Sono quattro i piloti CIRT N4-4RM iscritti al Tuscan Rewind, tutti e quattro ancora matematicamente in lizza per la coppa finale. Le variabili possibili sorridono a Riccardo Rigo, cui una qualsiasi posizione sul podio finale, 1°, 2° o 3° garantirebbe automaticamente la coppa. Ad uno qualsiasi degli altri tre contendenti, James Bardini, Flavio Tarantino e Stefano Marrini la vittoria da sola non basterebbe senza un 4° posto di Rigo.

"Come ho detto, va benissimo così. Certo, con un conto molto più semplice e terra terra risulta lampante come lo scarto di un risultato su una serie di soli 4 rally equivalga ad un quarto di campionato buttato via. Ma la regola era chiara fin dall'inizio e l'abbiamo accettata. Come abbiamo apprezzato lo sforzo di ACI Sport e dei vari organizzatori che ci hanno messo in condizione di ripartire. Mi ripeto: comunque vada per me è stato un successo, sono molto soddisfatto. La mentalità "da campionato" mi mancava da tempo. Non volevo dimostrare niente a nessuno, però ritrovarmi ancora competitivo a combattere per la vittoria finale contro piloti più giovani o comunque più presenti di me nell'ambiente tricolore mi diverte ancora e mi sprona a proseguire in futuro. Sempre senza troppe esagerazioni, sempre un po' low profile e con quel retrogusto di improvvisazione da rally old style che fin dai primi anni mi ha sempre affascinato. L'incertezza che ha caratterizzando fino all'ultimo minuto questo Tuscan Rewind non mi ha preoccupato più di tanto. Per motivi legati alle nuove disposizioni governative, l'altro ieri è stata annullata la gara historic e ieri è stato cancellato il test collettivo. Ma io sono abituato a saltare anche lo shakedown :) pronti via e giù subito in prova speciale, come una volta. "

E infine, questa mattina la doccia fredda finale ...

"La settimana scorsa ho affrontato un intervento che avevo già programmato da tempo. Quasi un day hospital, niente di grave e nel week-end avrei già dovuto essere di nuovo al top. Ma il decorso post operatorio si è prolungato oltre il previsto. I test aggiuntivi cui mi sono sottoposto hanno scongiurato qualsiasi positività o sintomatologia da Covid-19 e questa è una buona notizia. Ma probabilmente il mio fisico ha chiesto il conto ad uno come me abituato a non fermarsi mai troppo, ''approfittando'' della pausa obbligata per liberare stress accumulato nel tempo. Mentre monitoravo le mie condizioni, parallelamente seguivo ovviamente con interesse l'evolversi della situazione Tuscan e il passaggio della Toscana a zona rossa. L'altro giorno, leggere che il rally alla fine era confermato mi ha scatenato una carica di adrenalina che mi ha fatto ben sperare anche per la mia ripresa. Ma la situazione questa mattina è tornata pessima, con stanchezza e febbre persistente che, proprio mentre a Montalcino iniziava la distribuzione di road book e documenti di gara, alla fine mi ha fatto gettare la spugna definitivamente.
Un vero peccato, mi dispiace anche per tutti i miei sostenitori. Ma meglio fermarsi e sistemare al meglio la ''macchina'' principale, il mio fisico, prima di tornare al 100% e più forti di prima. "

L'11° Tuscan Rewind è valido come prova conclusiva sia del CIR - Campionato Italiano Rally che del CIRT - Campionato Italiano Rally Terra 2020. Dopo il "debutto" dell'equipaggio inedito al Rally Adriatico, Stefano Marrini avrebbe dovuto nuovamente condividere l'abitacolo con Giovanni Frigerio alle note.