Il caldo e la polvere, ma anche tanto divertimento in un percorso tecnico e carico di suggestioni

Soddisfazione unanime dei protagonisti del tricolore in salsa greca: il percorso di gara piace per la sua varietà. Il primo giro sul settore selettivo odierno ha beffato Alfano per un "fuori strada” e riposizionato Ventura.
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Per le classifiche tocca aspettare, il timing si aggiorna lentamente al Rally Greece Off Road. Ma al rientro ad Argos Orestiko per il parco assistenza i commenti sono unanimi sul tracciato: bello, vario, impegnativo, da vero fuoristrada. E giocando di doppio senso, “fuori strada” è andato suo malgrado l’equipaggio Alfano-Marsiglia, con il “trip” ko in una zona di scarsa copertura satellitare. Il loro Nissan Pathfinder è andato “Ramingo 4x4” imboccando una discesa extra e quando l’hanno capito se n’erano già andati secondi preziosi. Ripresa la corretta via, hanno concluso in 1:51’53’’9, tanto per capire Ventura-Brun (Quaddy Yamaha Racing) hanno timbrato in 1:47’12’’2, seppure costretti a viaggiare come ultimo vagone di un trenino a quattro carrozze immerso nella polvere. Difficoltà patite anche da Schiumarini-Salvatore e il duo Trivini Bellini con i Mitsubishi Pajero dell’R-team. Tutto ok Rocco-Tassile (Quaddy Yamaha Racing), senza forzare.
Queste le prime impressioni di giornata.

Alfano: “Non recrimino per il problema che abbiamo avuto, può capitare. Tra una nota e l’altra c’erano 1500 metri, il trip non ha funzionato, a poco meno di 1 km abbiamo girato in una discesa e amen. La gara è lunga, c’è tempo per recuperare. Nel finale non andavano i freni, ma è stato solo un problema di surriscaldamento”.

Schiumarini: “Davvero bello, un continuo cambio di fondo passando su ruscelli, sabbia, roccia. Una piccola toccatina ma niente altro da segnalare”.

Trivini A.: “Mi sono divertito, tracciato guidato e ostico come si conviene a una gara di fuori strada. Mi si è spenta la macchina un paio di volte, qualcosa di elettrico da controllare in assistenza. Spero di aver miglior fortuna dell’anno scorso, dopo il prologo si ruppe il motore”.

Ventura: “Abbiamo fatto gli ultimi trenta chilometri in coda nella polvere, non si riusciva a passare, anche davanti a noi avevano lo stesso problema. Vediamo se la direzione gara ci darà uno scarto maggiore alla partenza. Comunque bene, qualche modifica di assetto e stiamo facendo progressi. All’inizio sono partito forte e per poco non mi ribalto, così ho messo giudizio. Non c’è un tratto di rettilineo e si corre sullo stretto, bisogna stare attenti”.

Rocco: “E’ lunga, stancante, difficile. Basta poco per sbagliare e quindi stiamo ragionando in ottica di gara conservativa. Se ti fai prendere la mano rischi di saltare fuori. Nessun problema al nostro mezzo”.

Bordonaro: “Mi sono fermato 7 volte per l’allarme del “sentinel” ma non è arrivato nessuno e sono ripartito, giuro che in totale ci ho lasciato oltre 4’ minuti e che ora nel secondo giro non ho intenzione di aspettare. La prova è molto bella, ma fatta così ti sale un nervosismo bestiale”.
Delucchi: “Faticoso ma bello, nel sottobosco misto di fango e di asciutto, divertimento puro”.
Milazzo: “Niente da segnalare”.
Chinti: “Tutto a posto, sono a pelo con il gasolio”.
Paloschi: “Ci stiamo divertendo un sacco, ma dal trentesimo chilometro è partito l’alternatore, se spengo il motore si va a piedi”.
Spinetti: “Ho viaggiato 35 km in coda agli Ssv, altri 10 in coda a un fuoristrada. Questo è un problema, oltre al fatto che abbiamo le stesse gomme del 2014, cioè si fa proprio di necessità virtù”.