Rally dei Nebrodi, Island Motorsport nella top five con Angelucci-Cambria

Gara in crescendo per l'equipaggio portacolori Angelucci - Cambria (Skoda Fabia Evo R5) che, nonostante un testacoda nel tratto finale, conclude quinto assoluto al termine del terzo round della Coppa Rally di 8^ zona ACI Sport
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(comunicato ufficio stampa Island Motorsport)

In virtù di una prestazione in crescendo, Fabio Angelucci ha concluso quinto assoluto al 21° Rally dei Nebrodi, terzo appuntamento stagionale della Coppa Rally di 8^ Zona ACI Sport (CRZ), andato in scena lo scorso fine settimana sui selettivi asfalti del Messinese. Al rientro dopo due mesi di pausa, il portacolori della scuderia siciliana Island Motorsport si è nuovamente affidato alla Skoda Fabia Evo2 R5 gommata Pirelli della Step Five Motorsport, nonché sempre in coppia con l’esperto navigatore messinese Max Cambria. Nonostante un difficile avvio che è costato una ventina di secondi circa (una girata nella prima prova speciale delle sei disputate), il pilota romano ha intrapreso una gara tutta in rimonta migliorandosi nettamente ad ogni passaggio. Deciso ad alzare il ritmo per agganciare le zone nobili della classifica, il conduttore capitolino ha spinto ulteriormente nel tratto cronometrato conclusivo arrivando “lungo”, però, alla staccata dell’ultimo tornante tanto da incappare in un testacoda e lasciare per strada altri secondi preziosi, pur riuscendo ad inserirsi nella top five, nonostante tutto.

 

«Un epilogo che, purtroppo, ha vanificato in parte il gran lavoro svolto dal team. In merito, i ragazzi sono stati semplicemente eccezionali. Se nelle battute iniziali, infatti, dovevo ancora prendere le giuste misure tanto con la vettura quanto col tracciato, per me di fatto del tutto inedito, già al primo parco assistenza le modifiche apportate all’assetto hanno funzionato alla grande tanto da garantirmi un mezzo ancor più affidabile e competitivo per l’intero corso della giornata» - ha raccontato Angelucci all’arrivo - «Dispiace per il finale, ovvio, ma ci può stare. In fondo, si è trattato di un rischio calcolato: solo attaccando dal primo all’ultimo chilometro, ed è quello che abbiamo fatto, forse pure troppo, avremmo potuto scalare la graduatoria. Dovevamo provarci, ma tant’è. Di positivo, indubbiamente, rimane la performance nel suo complesso».

 

Una volta archiviata la trasferta nebroidea, Angelucci ragionerà con calma su dove, come e quando proseguire la stagione 2021, sempre da conciliare con gli impegni lavorativi.