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L’offerta di cultura in Emilia Romagna è quanto mai variegata e diffusa sull’intero territorio. A questo filone si iscrivono alcune delle più importanti biblioteche nazionali. Tra le tante una menzione speciale va alla Panizzi, un polo culturale fondamentale – con la sua rete di punti decentrati in città – che ha sede a Reggio Emilia. La biblioteca Civica fu fondata nel 1796, quando la città si ribellò al potere del Duca d’Este e dichiarò la fondazione della Repubblica Reggiana, che sarebbe confluita nella Cispadania prima e nella Cisalpina poi. Il 31 gennaio 1798 è il giorno dell’apertura al pubblico, prima ristretto a pochi studiosi, poi allargata a fasce sempre più larghe di popolazione fino ad arrivare – nel secondo dopoguerra – alla unificazione tra la Biblioteca Municipale e di quella Civica Popolare che danno vita al polo che oggi è intitolato al patriota, carbonaro e bibliotecario Antonio Genesio Maria Panizzi che – a Londra – fu il direttore della biblioteca del British Museum che con lui diventò la prima al mondo, con una collezione che superava i cinquecentomila libri.

Oggi la città dispone di sei sedi decentrate, mentre quella principale ha la sua casa nel Palazzo San Giorgio, che venne edificato dall’ordine dei Gesuiti davanti alla chiesa omonima tra il 1701 e il 1720, su progetto dell’architetto bolognese Giuseppe Torri e del gesuita Gian Paolo Scaratti.