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La qualità e l’eccellenza della produzione alimentare dell’area dell’Emilia Romagna sono rinomate in tutto il mondo. Ci sono, comunque, al di là delle tradizioni più famose e celebrate, anche altri prodotti di assoluta eccellenza ancora meno noti al pubblico più vasto. Tra questi, un posto chiave spetta al Salame Felino IGP, un classico soprattutto della provincia di Parma. Intanto, scopriamo perché si chiama così. Questa particolare lavorazione di salumeria – ottenuta principalmente dalla carne delle razze suine Large White e Landrace – deriva il proprio nome dal luogo di principale produzione, il paese di Felino, appunto, a poco più di 15 chilometri dal capoluogo. Il legame con il territorio è confermato dalla presenza – nelle cantine del castello, risalente a prima dell’anno 1000, che domina il centro urbano – del Museo del Salame Felino, aperto dal 2004.

Si tratta di una lavorazione antichissima, le cui prime tracce risalgono addirittura al periodo del tardo impero romano: la sua citazione più antica è, infatti, reperibile nel volume “De re coquinaria” che data tra il III e il IV secolo d.C. 

Il prodotto si ottiene esclusivamente con carni suine con il 70% di magro e il 30% di grasso a cui sono aggiunti solamente sale e pepe a grani interi. La stagionatura del salame Felino richiede un tempo di circa 25 giorni, in appositi locali a temperatura controllata tra i 12 e i 18 gradi. Una volta pronto al consumo, il salame è tipicamente usato come antipasto, solitamente accompagnato alla Micca, il tradizionale pane della zona di Parma.  

Food production in the Emilia Romagna region is renowned worldwide for its quality and excellence. Besides the most famous and celebrated traditional ones, there are also other outstanding products that are not as well-known to the wider public. Among these, the Salame Felino IGP (Protected Geographical Indication), a typical delicacy from the province of Parma, holds a key place. But let’s find out why it is called this way. This special charcuterie product – made from the meat of the Large White and Landrace swine breeds primarily – gets its name from its main production location, the town of Felino, located just over 15 kilometres from the county town of Parma. Its ties to the territory are confirmed by the presence there of the Salame Felino Museum, open since 2004, in the cellars of Felino’s castle, which dates back to before the year 1000 and dominates the town centre.

This delicacy’s production process is age-old, with the first traces going back as far as the late Roman Empire: indeed, the earliest mention of it can be found in the volume De re coquinaria, which dates between the 3rd and 4th centuries AD.

Salame Felino is made from pork meat exclusively, with 70% lean meat and 30% fat to which only salt and whole-grain pepper are added. Its maturing takes about 25 days in special temperature-controlled rooms between 12 and 18 degrees. Once ready for consumption, the Salame Felino is normally served as an appetiser, usually accompanied by Micca, the traditional bread of the Parma area.